CLASS ACTION ACQUALATINA: IL COMITATO PRESENTA RICORSO IN CASSAZIONE

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Class Action Acqualatina

A fine anno, un comunicato del comitato Class Action Acqualatina aveva reso noto che la Corte d’Appello di Roma aveva dato ragione ad Acqualatina Spa sulla dibattuta e ormai notissima questione delle partite pregresse.

La Corte d’Appello, infatti, aveva accolto il reclamo proposto dal gestore della risorsa idrica, Acqualatina spa, ritenendo legittime le voci in fattura, ossia le partite pregresse che animano i propositi del comitato degli avvocati del sud pontino, o dei Comuni, come quelli di Aprilia e Bassiano che, nel 2014, hanno presentato ricorso al Tar contro le due delibere della Conferenza dei sindaci che avevano introdotto le partite pregresse.

Comitato Class Action Acqualatina hanno notificato, come avevano già fatto trapelare lo scorso mese, il ricorso per Cassazione contro l'ordinanza della Corte d'Appello del 21 dicembre scorso
Il 24 febbraio si terrà un’assemblea pubblica del Comitato Class Action vs Acqualatina presso la sala Falcone e Borsellino del Comune di Formia

Il comitato Class Action Acqualatina, a dicembre, fece trasparire la naturale delusione per una decisione della Corte che da subito ha considerato errata.

Come riportato da Latina Tu, la partita per una legge sulla class action finalmente robusta a favore dei cittadini si sta giocando in Parlamento. Le Commissioni riunite Giustizia e Industria del Senato, il 29 novembre 2018, nel prosieguo della discussione congiunta in sede redigente dei ddl nn. 844, già approvato dalla Camera dei deputati, e 583 sulla class action, avevano fissato il termine per la presentazione di emendamenti al provvedimento n. 844, adottato come testo base, a lunedì 14 gennaio 2019. Ad oggi l’iter della legge risulta ancora in corso di esame in commissione e si dovrà aspettare ancora.

Intanto, però, gli avvocati del Comitato Class Action Acqualatina hanno notificato, come avevano già fatto trapelare lo scorso mese, il ricorso per Cassazione contro l’ordinanza della Corte d’Appello del 21 dicembre scorso, avvalendosi della collaborazione di uno dei massimi esperti in materia: il giurista Romano Vaccarella, già giudice della Corte Costituzionale (dal 2002 al 2007), professore ordinario di diritto processuale civile presso l’Università La Sapienza di Roma e docente di diritto processuale civile alla LUISS Guido Carli di Roma.

Ora la parola passa alla Corte Suprema di Cassazione, sperando nell’illegittimità della sentenza della Corte d’Appello.

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