Cesare De Rosa, il 26enne che ha aggredito il poliziotto in Questura, rimane in carcere: rinviato il processo a mercoledì 26 febbraio
Il giovane appartenente alla famiglia Di Silvio, dopo il suo arresto eseguito per aver colpito con un pugno, ferendolo, un agente di Polizia sul retro della Questura di Latina, resta dietro le sbarre.
De Rosa, fratello di Francesca De Rosa detta Gioia, la compagna di Gianluca Di Silvio, uno dei figli di Lallà Di Silvio, già condannato a Roma nel processo Alba Pontina per associazione mafiosa, è comparso davanti al giudice monocratico del Tribunale di Latina nella giornata di sabato 15 febbraio, con le accuse di resistenza e lesioni aggravate a pubblico ufficiale.
Il giudice ha confermato per lui il carcere ma ha rinviato il processo tra dieci giorni, accogliendo la richiesta dell’avvocato, Oreste Palmieri, che ha ottenuto i termini a difesa con l’acquisizione del filmato girato dalle telecamere della Questura di Latina che, proprio in Via Murri, avrebbero ripreso il frangente dell’aggressione. Per tali ragioni, è stata fissata la data di mercoledì 26 febbraio quando il processo si celebrerà sempre con rito direttissimo.
De Rosa ha ribadito al giudice di aver reagito poiché provocato. Una versione non confermata né dalle carte né dalla diretta testimonianza del poliziotto colpito il quale, davanti al giudice, ha dichiarato che sono stati proprio i De Rosa, dopo il fermo di due famigliari per una guida azzardata in città, ad inveire contro gli agenti, a protestare per i loro parenti stoppati dalle forze dell’ordine e a creare un clima intimidatorio. È in questo contesto che il poliziotto, avvicinatosi per riportare la calma, è stato violentemente colpito da Cesare De Rosa.