AFFRONTO ALLA POLIZIA. IL CLAN DI SILVIO INSOFFERENTE: IN ARRESTO CESARE DE ROSA

Cesare De Rosa
Cesare De Rosa

Il 13 febbraio, dopo il fermo di due giovani legati al clan Di Silvio, i famigliari si sono recati in Questura per protestare: lì Cesare De Rosa ha perso la testa e ha colpito un poliziotto

La vicenda è accaduta la sera del 13 febbraio, intorno alle 21. Un fatto quasi banale: un fermo di due giovani legati alle famiglie Di Silvio e De Rosa (due “dinastie” intrecciate tra di loro sia con matrimoni che con affari) ha scatenato il putiferio.

Questura di Latina
Questura di Latina

Portati in Questura per il riconoscimento, dopo essere stati fermati per guida pericolosa dagli agenti, i due giovani, di cui uno minorenne, sono stati raggiunti dai loro famigliari, accorsi in massa nella parte posteriore della Questura in Via Murri da dove di solito entrano ed escono le volanti e vengono condotti gli arrestati.

Come riporta la nota della Questura, si è formato un vero e proprio capannello di familiari dei due giovani che hanno iniziato a protestare nei confronti degli operanti. E proprio da questo capannello, un fatto di per sé già grave, è uscito fuori Cesare De Rosa, figlio di Alessandro De Rosa detto Franco lo Zingaro e Giulia De Rosa detta Cipolla, che ha sferrato un violento pugno in pieno volto a un poliziotto procurandogli una ferita al labbro superiore: tre punti di sutura e 15 giorni di prognosi.

Cesare De Rosa è stato immediatamente bloccato e tratto in arresto per il reato di resistenza e lesioni aggravate a pubblico ufficiale e oggi verrà processato col rito direttissimo, come disposto dal pm di Latina Giuseppe Miliano.

Lallà
Armando “Lallà” Di Silvio

Cesare De Rosa, come detto, è figlio del deceduto Alessandro e di Giulia. Non due qualunque nell’universo dei clan sinti a Latina. I De Rosa sono legatissimi ai Di Silvio, da sempre. Alessandro (quando era in vita) e Giulia, gravati entrambi da precedenti come il figlio Cesare, sono stati recentemente menzionati anche da Renato Pugliese, il collaboratore di giustizia, durante una deposizione nel processo “Alba Pontina”, che vede già condannato (a Roma perché ha scelto il rito abbreviato) Gianluca Di Silvio, uno dei figli del boss Armando “Lallà” Di Silvio, sposati entrambi con due De Rosa. Gianluca Di Silvio, infatti, è sposato con la sorella di Cesare, e sua madre, la moglie di Lallà, è Sabina De Rosa anche lei sotto processo al Tribunale di Latina per l’inchiesta “Alba Pontina”.

Gianluca Di Silvio
Gianluca Di Silvio, uno dei figli di Armando detto Lallà e fratello di Pupetto e Samuele

Tornando ai genitori di Cesare De Rosa e alle dichiarazioni di Pugliese, secondo il pentito: “Con la cocaina si facevano circa 400-500 euro al giorno”, aggiungendo che di più il clan di Lallà non guadagnava con quel “business”, a differenza dello spaccio in zona cimitero, tra viale Kennedy, Via Londra e Via Helsinky, dove “Giulia De Rosa (ndr: anche madre di Christian De Rosa recentemente coinvolto nell’operazione Scudo) riesce a raggiungere anche tra i 2000 e i 4000 mila quotidiane”. Pugliese disse che, fuori casa di “Cipolla”, ha visto file di auto in attesa di comprare la sostanza stupefacente.

Cesare De Rosa, ad ogni modo, nel 2012, fu coinvolto in un’estorsione per cui a fronte di un coetaneo che non cedeva alle richieste di denaro, il suo gruppo avrebbe reagito appiccando il fuoco all’autovettura dei genitori.

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