CLAN DI CAMORRA SGOMINATI NEL SUD PONTINO: LA POLITICA DICHIARA MA MOLTI MINIMIZZAVANO

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operazione anni 2000

Operazione anni 2000, sgominati i clan di camorra Antoniozzi e Mendico a Santi Cosma e Damiano e Castelforte: arrivano tanti messaggi dal mondo della politica e dell’antimafia. Tra di loro l’Associazione Caponnetto e l’ex Sindaco Paola Villa che, a febbraio 2019, ebbe il coraggio di fare i nomi e i cognomi delle famigghie di Formia. Quelle dichiarazioni, rilasciate nell’ambito della Commissione “Antimafia” della Regione Lazio, non furono seguite da altri sindaci del sud pontino invitati in quel consesso

Oggi, però, sia il sindaco di Minturno Gerardo Stefanelli (assente in quella commissione 2019, si fece sostituire da un delegato) che il sindaco di Castelforte Giancarlo Cardillo hanno voluto esternare la loro soddisfazione per gli arresti disposti dalla DDA di Roma.

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Sono orgoglioso – ha detto Cardillo – di esprimere il plauso dell’intera Amministrazione Comunale di Castelforte per l’ennesima brillante operazione condotta dall’Arma dei Carabinieri nel basso Lazio ed in particolare nei comuni di Santi Cosma e Damiano e Castelforte. Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Latina ha, infatti, dato esecuzione ad un’ordinanza emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Roma, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia e riguarda accuse gravissime. Da sempre il Comune di Castelforte è al fianco delle forze dell’Ordine per contrastare la criminalità organizzata e questa operazione che è il frutto di un grande impegno condotto con professionalità e senso del dovere ci conforta e ci fa sentire più tranquilli nella nostra vita quotidiana”. Eppure i nomi, come Antoniozzi e Mendico, due clan che non hanno mai smesso di gestire il suo territorio, Cardillo non riesce a farli neanche ora che c’è stata un’operazione antimafia. Nomi che tornano anche nei racconti del pentito ex affiliato dei Di Silvio, Agostino Riccardo, quando spiega agli inquirenti le zone d’influenza della provincia di Latina.

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Anche dal parlamentare di Gaeta, Raffaele Trano, sono arrivate felicitazioni per l’operazione dei Carabinieri, così come dal Presidente dell’Osservatorio antimafia regionale Giampiero Cioffredi, mentre l’ex sindaco formiano Paola Villa ha dichiarato per prima la sua attenzione a questa inchiesta: “Il sud Pontino questa mattina si sveglia con elicotteri e macchine delle forze dell’ordine, circa 200 uomini impegnati in una, ennesima, maxi operazione per delitti di stampo mafioso. Stavolta sono le propaggini più a sud della nostra provincia, quelle dominate da tanto, troppo tempo dal clan Mendico. Anche questo clan fu annoverato nella Audizione in Regione il 21 febbraio 2019, sulla criminalità organizzata, tra quelle famiglie che spadroneggiano nel sud pontino.Un ringraziamento a tutte le forze dell’ordine ed in particolar modo ai Carabinieri artefici di questa operazione“.

Da ultimo ma non ultimo, anche l’Associazione Caponnetto, da sempre impegnata nella denuncia, in particolare al sud pontino: “La brillante operazione condotta dai Carabinieri, coordinati dalla DDA di Roma, con la cattura di 19 soggetti fra Castelforte, Ss.Cosma e Damiano e comuni limitrofi, tutti nel sud pontino ed a confine con la Campania. in provincia di Latina, smentisce l’assunto che in questo territorio non si indaghi contro la mafia. Le accuse rivolte alle 19 persone coinvolte sono, a diverso titolo, di associazione a delinquere di stampo mafioso, associazione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi comuni da sparo, estorsione, rapina , danneggiamento ed incendio; tutti delitti aggravati dal metodo mafioso. Un’operazione di tutto rispetto, che rompe, finalmente, il muro della presenza mafiosa nell’area pontina e sfata il mito dell’impunibilità dei reati associativi in provincia di Latina. Un’operazione che, peraltro, apre alla speranza che da un momento all’altro, oltre ai gruppi armati della mafia, si passi anche a quelli dei cosiddetti “colletti bianchi “, politici e professionisti corrotti, che hanno inondato la provincia di Latina, a vario titolo, di montagne di soldi di dubbia provenienza. L’Associazione Caponnetto non può non che esternare soddisfazione per tale operazione e, soprattutto, per quanto essa rappresenta e significa, auspicando che la stessa rappresenti un primo passo propedeutico a ben altre operazioni, ancora più importanti ed incisive, ai livelli più alti. Esprimiamo pertanto il nostro plauso al Procuratore Prestipino, alla DDA di Roma che l’ha coordinata ed all’Arma dei Carabinieri che l’ha condotta“.

Unanimità nelle dichiarazioni anche se alcuni amministratori, rispetto ad altri, avrebbero il tempo, dopo l’Operazione Anni 2000, di riflettere più su quanto non hanno mai detto, o su quello che hanno minimizzato, che sulle uscite pubbliche dettate dalla prammatica istituzionale. Fredda e sicuramente molto comoda.

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