Niente da fare per Meccanico Aeronautica srl in liquidazione: il Tar dà ragione a Sviluppo Lazio e la società di Cisterna dovrà restituire i soldi pubblici erogati
Netti, sopratutto in un passaggio, i giudici amministrativi del Lazio: “Sviluppo Lazio ha appreso, dopo aver erogato il contributo di 409.429,05 euro, sbloccato sulla dimostrazione che tale importo era stato utilizzato da Meccano Aeronautica spa per pagare due fatture relative allo smaltimento di rifiuti, che tali fatture in realtà non erano state onorate e che la ricorrente aveva, in sostanza, estorto al fornitore, con l’inganno, una quietanza di pagamento, grazie alla quale era poi riuscita ad ottenere l’erogazione da parte di Sviluppo Lazio spa“.
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È stato il Fallimento Meccano Aeronautica srl in liquidazione a presentare il ricorso al Tar di Latina e a vederselo respinto su tutta la linea con la disposizione per cui dovrà ridare indietro i soldi pubblici ottenuti per la Goodyear: lo stabilimento di Cisterna che, come noto, non ha più ripreso la sua funzione.
Sviluppo Lazio ha contestato da sempre la presentazione da parte di Meccano di “documentazione irregolare“, ecco perché già dal 2010 gli furono revocati i benefici dei soldi pubblici con la richiesta di restituire più di 3 milioni di euro.
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Per le vicende inerenti alla Meccano, il sostituto procuratore di Latina Marco Giancristofaro ha chiesto lo scorso 24 ottobre 2019 il rinvio a giudizio per l’imprenditore Alberto Veneruso, e di altri nove imputati sulla base di episodi accaduti prima del fallimento nel 2012 dello stabilimento di Cisterna in Via Nettuno.
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Coimputati sono Franco Bottoni, Marco Cimino, Giorgio Di Mare (commercialista di Veneruso), Dario Dinacci, Giuseppe Egitto, Maurizio Genovese, Pietro Rizzo, Mario Schisa e Claudio Pepè Sciarria. Secondo il sostituto procuratore, la Meccano sarebbe stata svuotata di ogni bene prima del fallimento: contestate a Veneruso e gli altri la presentazione di documenti fasulli per il pagamento del settimo e ottavo SAL e la cessione dell’immobile ex Goodyear ad Alven Investimenti srl (quest’ultima una delle società riconducibile al medesimo Veneruso).
Per Sviluppo Lazio, pertanto, vi è stato il concretizzarsi di una “inaffidabilità del soggetto destinatario di risorse della collettività“.
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