CISTERNA. È SCONTRO SUL QUADRUPLO SALTO IN FRATELLI D’ITALIA CON LA REGIA DI TIERO

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Enrico Tiero
Enrico Tiero

Fa già discutere il terzetto di consiglieri comunali più l’assessore, tutti di Cisterna, che con la regia di Enrico Tiero sono passati in un sol colpo a Fratelli d’Italia 

Proprio ieri, infatti, i consiglieri di Cisterna Marco Mazzoli, Luigi Iazzetta, Simonetta Antelucci e l’assessore Alberto Ceri hanno aderito a Fratelli d’Italia lasciando le rispettive compagini.

Consiglio comunale di Cisterna
Consiglio comunale di Cisterna

La loro adesione – aveva commentato Enrico Tiero, coordinatore regionale di Fratelli d’Italiafa diventare il nostro Partito a Cisterna la prima forza politica. In questa prima fase,  in consiglio comunale gli stessi continueranno a rimanere nella lista civica “Cisterna Ideale”, con l’obiettivo di cercare di condividere questa scelta di adesione politica a FdI, con più rappresentanti della società civile possibili. Come d’altronde accade anche al Comune di Latina, dove una nostra consigliera a livello amministrativo è capogruppo di una lista civica“.

I primi a commentare sono stati i consiglieri comunali pentastellati che hanno criticato duramente la scelta. Il M5S, da sempre, conduce una battaglia contro i cosiddetti cambi di casacca; qualcuno in passato, a livello nazionale, aveva anche ventilato l’ipotesi di introdurre il vincolo di mandato in Parlamento. Ciò nonostante, non sempre, nel Movimento, si è tenuta la barra dritta e, fin dagli esordi nelle Istituzioni, vi sono stati casi di rappresentanti eletti dal popolo pentastellato, a ogni livello, ad aver fatto il famigerato “salto della quaglia”.

Elio Sarracino e Marco Capuzzo
Elio Sarracino e Marco Capuzzo

Ad ogni modo, i consiglieri 5stelle di Cisterna, Marco Capuzzo e Elio Sarracino, non ci stanno e buttano giù una nota di carattere politico all’indirizzo di coloro che saltabeccano da un partito all’altro. D’altronde, se in Fratelli d’Italia c’è, a capo del partito regionale, una vecchia volpe della politica pontina come Enrico Tiero, che ha fatto del trasformismo politico una cifra stilistica, non v’è da stupirsi che il partito imbarchi un po’ di qua e un po’ di là senza badare troppo al capello. 

Da un anno e mezzo – scrivono i consiglieri Capuzzo e Sarracino – assistiamo allo spettacolo indecoroso dei cambia casacca e dei voltagabbana. Una consuetudine che a Cisterna è sempre esistita proprio perché figlia di venti anni di ricatti e di ingovernabilità. La maggioranza uscita alle urne (Lega, Fratelli d’Italia, UDC, Cisterna Ideale, Cisterna Democratica, Obiettivo Ricostruire, Cisterna Domani) non esiste già più e per continuare a essere maggioranza bisogna cedere alle avance dei fuoriusciti. Un remake già visto e rivisto con il deus machina di questa cattiva abitudine proprio da attribuire al sindaco Mauro Carturan”.

Oggi in consiglio comunale – continuano i pentastellati – non esistono già più le varie liste Cisterna Domani e Obiettivo Ricostruire con le altre ridotte completamente all’osso con il risultato di avere una maggioranza tutta politica a differenza del tanto decantato civismo da campagna elettorale. Non si fa neppure in tempo ad individuare il gruppo in cui si trova un consigliere che, nel giro di poco tempo, te lo ritrovi profugo in un altro gruppo. Alcuni hanno già aderito a tre gruppo diversi”.

Simonetta Antenucci
Simonetta Antenucci

Poi l’affondo del Movimento 5 Stelle locale contro la lista Cisterna Ideale. “Come nel caso del consigliere Antenucci Simonetta che prima prende i voti per l’Unione di Centro, poi passa alla civica Cisterna Ideale e adesso entra insieme ad altri due colleghi (poco inclini alla coerenza) e all’assessore Ceri al gruppone di Fratelli d’Italia. Ma a differenza del gioco del “cambiocasacca” a Cisterna nessuno si assume la responsabilità politica delle proprie azioni e allora diventa lecito fingersi civici almeno fino alle prossime elezioni. Il capogruppo Mazzoli – incalzano Capuzzo e Sarracino – dovrebbe almeno avere la decenza di dimettersi da tale carica visto che non riesce neppure a tenere unito il suo gruppo davanti a scelte politiche così importanti e poco glorificanti. Ma d’altronde per chi intende la politica solo come strumento di spartizione di potere, non potevamo attenderci altro”.

Questo che abbiamo davanti – concludono i due consiglieri di opposizione – un vero e proprio imbroglio ai danni dei cittadini. Gli eletti hanno ricevuto i consensi proprio in quanto slegati da logiche di partito, poi, dopo essere stati eletti, in barba ai cittadini, hanno fatto altre scelte. Siamo in un paese democratico e chiunque può cambiare opinione…Ma, volendo essere seri e credibili, rispettando il voto dei cittadini, avrebbero dovuto avere quel “dovere morale” di dimettersi per far posto a chi, come noi, ha davvero voglia di servire i cittadini di Cisterna”.

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