Qualche giorno fa Latina Tu ha pubblicato il botta e risposta tra cittadini che su Minturno, e in quel caso sul lungomare di Scauri, la pensavano diversamente. Da un parte chi ne evidenziava l’assenza di controllo, i prezzi alti al cospetto di una povertà dal lato dell’offerta turistica e gli scarsi servizi, la sporcizia; dall’altra chi ne difendeva, in sostanza, la bellezza e invitava i “criticoni” ad andarsene.
Ora, il gruppo civico Minturno Libera torna di nuovo sull’argomento, concentrandosi in particolare sul mancato restyling del lungomare, promesso poco prima delle elezioni regionali e politiche del marzo 2018 dal sindaco Gerardo Stefanelli.
Il sindaco Stefanelli disse che la Regione aveva rifinanziato il bando dei litorali e, grazie a questo, il Comune di Minturno avrebbe potuto concretizzare il progetto di ammodernamento del lungomare: accesso al mare per i disabili, completamento della pubblica illuminazione nelle strade che si immettono sul lungomare, l’arredo urbano e un’area fitness all’aperto all’interno del Parco Recillo.
Eppure, come spiega Minturno Libera, di quei propositi nulla si sarebbe visto, senza considerare alcune questioni irrisolte come, ad esempio, le modalità di finanziamento. Da progetto, infatti, il costo per il resyling ammonterebbe a 800mila euro di cui 542mila euro a carico della Regione Lazio. E il resto?
“Il 2 marzo 2018, il nostro primo cittadino comunicava a gonfie vele l’imminente restyling del nostro lungomare – spiega nella nota Minturno Libera (da pochi minuti pubblicata anche sulla pagina Facebook) – Forse questa data a molti ora non dirà niente, ma quel giorno ricadeva esattamente due giorni prima delle elezioni regionali e nazionali (nelle quali tutta la nostra maggioranza ha appoggiato il Governatore Zingaretti, è bene ricordarlo). Quest’opera doveva avvenire grazie al rifinanziamento di un bando regionale per i litorali, grazie al quale la Regione stanziava 542000€ per un progetto dal costo complessivo di 800000€…dopo un anno e mezzo da quella promessa, di questi lavori non si vede ancora alcuna traccia.
Siamo dell’idea che i fondi pubblici vadano spesi prioritariamente per i servizi essenziali per i cittadini e poi per quelli non essenziali. Ci chiediamo, infatti, come sia possibile che la Regione stanzi 1 mln di euro tra restyling del lungomare e potenziamento del servizio di raccolta differenziata e allo stesso tempo non abbia soldi per garantire dignità alla sanità pubblica, ai malati gravi, ai disabili, depotenziando le strutture, tagliando i posti letto e decretando la chiusura di diversi PPI, tra cui quello di Minturno. E, soprattutto, ci chiediamo come sia possibile concepire una società dove prevalgono servizi sussidiari e vengono meno quelli essenziali, come lo scuolabus e l’ospedale.
Se proprio vogliamo parlare degli interventi previsti nel progetto di restyling del lungomare, riteniamo che sia doverosa e impellente la realizzazione di accessi per i disabili sulle spiagge libere ma, al tempo stesso, vorremmo sottolineare che per prima cosa i soggetti portatori di handicap devono poterci arrivarci alle spiagge senza ostacoli.
Per fare ciò, bisognerebbe, quindi, prima adeguare tutti gli attraversamenti pedonali e i relativi scivoli dei marciapiedi, i quali sono asimmetrici e non utilizzabili dalle persone affette da disabilità motoria, come lamentato già da diversi cittadini che versano in tali condizioni.
E, sempre restando in tema di priorità, ci sembra davvero superfluo un’area fitness all’aperto, seppur apprezzabile…Inoltre, vorremmo chiedere, visto che tra l’importo stanziato dalla Regione (542000€) e quello totale del progetto (800000€) c’è una differenza di 258000€, se questa sarà a carico del comune.
In ultimo, vorremmo ribadire che, secondo il nostro modo di vedere la Pubblica Amministrazione attraverso il principio della massima trasparenza, quando si comunicano le cifre, ricevute o erogate, sarebbe gradito se si chiarisse anche la loro destinazione nel dettaglio.
Cosa tra l’altro fatta dal nostro primo cittadino in merito ai fondi regionali e provinciali per il potenziamento del servizio di raccolta differenziata due giorni dopo le nostre richieste di chiarimento.
Su questo punto riteniamo la sua risposta non solo esaustiva ma anche che siano congruamente destinati. Infatti, dopo aver analizzato i documenti in nostro possesso, abbiamo appurato che tale potenziamento riguarda opere non solo utili ma che non sono previste nel capitolato speciale d’appalto, condizione essenziale per fare in modo che la medesima prestazione non venga pagata due volte dai cittadini: erogatori di acqua in ogni edificio scolastico, borraccia sterilizzata per ogni alunno delle scuole minturnesi e potenziamento del centro di raccolta di Recillo, che come recita l’art. 54 del documento non sono a carico dell’Appaltatore “opere strutturali e impiantistiche”.