CASO TESTAMENTO, AMICI AMMETTE IL FALSO E VIENE PROSCIOLTA

Carla Amici, direttore generale dell'Azienda Speciale di Terracina dal 2010

Falsa testimonianza, è questa l’accusa della Procura di Latina a carico della manager pubblica Carla Amici, sindaco di Roccagorga

Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario, ha prosciolto Carla Amici stabilendo che non si debba procedere nei suoi confronti. La neo Sindaca di Roccagorga, alla terza prova come prima cittadina del Comune lepino, ha presentato tramite il suo legale la prova della sua reale testimonianza diversa da quella per cui la Procura aveva agito nei suoi confronti.

In realtà, Carla Amici ha usufruito della scriminante di non punibilità avendo ritrattato davanti ai Carabinieri, lo scorso 14 ottobre, la sua testimonianza. In questo modo, è stata prosciolta così come prevede l’articolo 376 del codice penale: “il colpevole non è punibile se, nel procedimento penale in cui ha prestato il suo ufficio o reso le sue dichiarazioni, ritratta il falso e manifesta il vero non oltre la chiusura del dibattimento. Qualora la falsità sia intervenuta in una causa civile, il colpevole non è punibile se ritratta il falso e manifesta il vero prima che sulla domanda giudiziale sia pronunciata sentenza definitiva, anche se non irrevocabile”.

Al contempo, nel campo civile, il testamento per cui Amici aveva testimoniato il falso è stato annullato lo scorso 28 aprile. In sostanza, Amici è stata prosciolta per aver ammesso di aver detto il falso e averlo fatto in tempo prima che si chiudesse l’udienza preliminare.

A febbraio scorso, si era presentato questo guaio giudiziario per Carla Amici, Direttore Generale dell’Azienda Speciale “Terracina”, poco tempo prima condannata dalla Corte dei Conti. La manager pubblica era stata destinataria di un avviso conclusione indagini per falsa testimonianza.

Il sostituto procuratore di Latina Valentina Giammaria aveva chiesto per Amici il rinvio a giudizio.

La vicenda vede coinvolta una famiglia di Sezze erede di un patrimonio sul quale sono nate criticità in merito all’esatta distribuzione dello stesso.. Gli eredi hanno intentato una causa civile poiché ritenevano che il testamento di una loro parente fosse in realtà falso: una circostanza emersa nel corso del procedimento e da cui è nata l’indagine penale a carico di Amici.

La sindaca di Roccagorga, secondo l’accusa, si sarebbe macchiata di falsa testimonianza in quanto avrebbe dichiarato che la firmataria del testamento avrebbe firmato l’atto davanti a un notaio e in sua presenza. Il problema è che nel corso della causa civile sarebbe stato dimostrato, anche in virtù di una perizia grafologica, che quella firma non sarebbe corrisposta a quella della signora (una imprenditrice) che ha lasciato in eredità i suoi beni.

Al che uno degli eredi della signora ha denunciato Carla Amici per aver dichiarato il falso. Ora, però la sentenza di proscioglimento del Gup Cario. Un epilogo che sicuramente avrà sollevato Amici pronta a schierare la sua nuova Giunta per governare Roccagorga.

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