CASO LOAS, PRINCIPI ATTACCA TERRA: “BUGIE E CONTRADDIZIONI”

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Impianto Loas dopo l'incendio del 9 agosto
Impianto Loas dopo l'incendio del 9 agosto

Lanfranco Principi: Sulla costituzione di parte civile ambiguità, contraddizioni e  bugie dalla coalizione Terra/Caporaso

“Lo sciacallaggio politico è un’arte che il sindaco Antonio Terra e la coalizione civica  conoscono fin troppo bene. Sul caso Loas – dichiara in una nota il candidato Sindaco Lanfranco Principi – il sindaco Antonio Terra e la sua candidata sindaca Luana Caporaso, sono riusciti a fornire due versioni diverse smentendosi a vicenda: mentre lei lascia intendere che le procedure per la costituzione di parte civile sono in corso, lui asserisce che la mancata costituzione di parte civile è dipesa da un vizio di forma, ma che la costituzione è già in essere. Resta solo da capire chi dei due mente. Di fatto però ad oggi, con l’udienza preliminare, che si è tenuta il 15 maggio scorso, il Comune di Aprilia non si è costituito parte civile e se dovesse farlo tardivamente non è scontato che la richiesta venga accolta”.

In realtà, anche Principi cade in errore: il 15 maggio non si è celebrata l’udienza preliminare che si era svolta a dicembre 2022 con il rinvio a giudizio dei tre imputati. Il dibattimento è già stata dichiarato aperto dal giudice Paolo Romano e per il Comune di Aprilia non ci sarà più possibilità di costituirsi parte civile anche nel caso fosse dato mandato a un avvocato.

“Tempo per procedere ne hanno avuto in abbondanza – continua Principi -, dal momento che già in occasione del consiglio comunale del 9 febbraio 2023 il sindaco era a conoscenza della data dell’udienza preliminare,  “fissata per il 15 maggio 2023”. Eppure ignorando un impegno assunto in consiglio comunale tre anni prima, per giustificare la mancata costituzione di parte civile del Comune, Terra pensa bene di far leva su un tecnicismo, sul pietismo e sull’insulto nei confronti di chi prova a raccontare ai cittadini la verità sulla base di un’evidenza. Il Comune di Aprilia ad oggi non è parte civile in quel processo, perché chi ha amministrato la città per quattordici anni ha perso tempo su atti che avrebbero potuto garantire ai cittadini il giusto risarcimento per il danno ambientale, economico, morale e d’immagine. Sono le stesse persone che contraddicendosi tra loro, non perdono tempo a insultare chiunque provi a svelare le loro pecche, che vanno a ricadere sulla pelle dei cittadini. È in questo modo che pensano di amministrare la città?”.

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