CASO CIMITERO, GIUNTA LUCIDI PARTE CIVILE: “REATI IMPUTATI MERCIMONIO DELLA RES PUBLICA”

Caso cimitero a Sezze: mercoledì 9 marzo è fissata l’udienza in Tribunale di Latina, la Giunta Lucidi predispone la costituzione di parte civile

La Giunta Lucidi, con una delibera votata lo scorso 4 marzo, ha dato mandato al Sindaco di autorizzare la costituzione di Parte Civile dell’amministrazione setina nell’ambito del processo nato dall’inchiesta “Omnia 2”, così come annunciato dal primo cittadino nelle scorse settimane.

Come noto, i Carabinieri di Latina, e prima ancora i militari della Capitale (che indagavano per favoreggiamento della prostituzione minorile), avevano fatto emergere un ipotizzato mercimonio di loculi consumato dall’ex custode di Via Bassiano, Fausto Castaldi, con l’ausilio dell’ex responsabile del Comune di Sezze “Servizi e Territorio” Maurizio Panfilio.

L’udienza preliminare davanti al Giudice del Tribunale di Latina è stata fissata per il 9 marzo 2022. Ad aver ricevuto l’avviso di conclusione indagine, per cui i soggetti coinvolti avranno venti giorni di tempo per presentare una memoria scritta o chiedere di essere interrogati dagli inquirenti, sono in tutto 29 persone. Si tratta degli undici destinatari di misura cautelare emessa lo scorso 18 marzo, poi attenuata in sede di Riesame: Fausto Castaldi (classe ’56) e il figlio titolare di un’impresa edile Antonio (classe ’80). E poi, il dipendente comunale dell’Ufficio Tecnico Maurizio Panfilio (in pensione, classe ’52), i titolari delle agenzie funebri Gianni (classe ’69) e Giusino Cerilli (classe ’57), Alfredo De Angelis (classe ’61), Fausto Perciballe (classe ’65) e Gianluca Ciarlo (classe ’72). E ancora i marmisti Francesco (classe ’74) e Antonio Fanella (classe ’72), più l’imprenditore di Santa Maria Capua Vetere Andrea Redi (classe ’67).

A ricevere l’avviso conclusione indagine anche Antonio Piccolo (ex consigliere comunale), Angelo Tomei (finanziere), Amerigo Francesco FicaccioAntonio Di Prospero (ex vice sindaco di Sezze), Giuseppe “Pino” ReginaldiPaolo Rosella (vigile urbano), Giulia MastrantoniMattia Benvenuto (ex Comandante dei Carabinieri a Sezze), Adelfo NardecchiaLuigi TasciottiAntonio PerciballeAntonio FeudoAlberto TestaMassimo Tomei, Maria Letizia PozziLoredana Maria Margani e Daniela Cocco.

I reati di cui dovranno rispondere, a vario titolo, gli indagati, riguardano imputazioni per: corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, in concorso e continuato; induzione indebita a dare o promettere utilità; distruzione, soppressione o sottrazione di cadavere, in concorso e continuato; peculato continuato; concussione in concorso; tentativo di minaccia o violenza in concorso per costringere a commettere un reato; esecuzione di lavori in assenza del titolo abilitativo e in violazione del regolamento di polizia mortuaria.

La Giunta setina conferirà l’incarico a rappresentarla nel processo all’Avvocato Giorgio Tamburrini per il risarcimento di eventuali danni subiti poiché, secondo quanto riportato nella delibera, “i reati contestati agli imputati del Procedimento Penale, nel loro complesso, si pongono in netto ed aperto contrasto rispetto alle finalità statutarie del Comune di Sezze, ne scardinano le funzioni, ledendo gravemente il buon andamento e gli obiettivi dei processi amministrativi, come sottolineato anche nei capi di imputazione“, determinando “il mercinomio della Res Pubblica”.

E ancora, secondo la Giunta Lucidi la costituzione di parte civile si rende necessaria perché “la condotta criminale addebitata agli imputati rappresenta un sistema di travisamento e distorsione dell’azione amministrativa, indirizzata, invece che alla tutela dell’interesse pubblico, al soddisfacimento di interessi economici privati ed esclusivi, con correlata distrazione della funzione pubblica, propria della posizione rivestita, dalla mission dedicata al soddisfacimento di interessi collettivi”.

“Tutti i reati oggetto dei capi d’imputazione – si legge infine nella delibera – affliggono il sistema degli scopi perseguiti dall’Ente Locale, quali il rispetto della legalità, l’ordinato e imparziale sviluppo delle attività e dell’erogazione dei servizi, spingendosi a frustare e ledere le finalità dell’Ente Locale, colte alla potenziale crescita sociale, culturale ed economica del territorio“.

Articolo precedente

VIOLENZA DI GENERE, LA QUESTURA DI LATINA INVITA I CITTADINI A SEGNALARE

Articolo successivo

UN ALBERO PER LA PACE NELLE SCUOLE DI CISTERNA

Ultime da Politica