Latina, “La Casa della Musica”. Andrea Chiarato candidato consigliere comunale di Fratelli d’Italia: “A settembre 2021 del bando non si ha ancora nessuna traccia e quella di Pinocchio resta la metafora migliore da legare alla Casa Della Musica di Coletta”
“Nel 2017 la Casa della Musica e delle Arti di Latina è stato uno dei 17 vincitori del bando nazionale “Cantieri della Cultura” nell’ambito del piano strategico “Grandi progetti Beni culturali” del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo che permetterà di avere nel 2022 una delle sedi più moderne ed efficienti in Italia. La convenzione scaturita tra MIBACT e Comune di Latina ha portato alla Delibera conclusiva del novembre 2019 con lo «Stralcio DMI» per complessivi € 3.500.000.”
“Questo – spiega in una nota Chiarato – è quanto si legge sul sito dedicato alla Casa della Musica e delle Arti di Latina. Ma il 2022 è alle porte, il mandato di Coletta al capolinea e il progetto ancora irrealizzato. Ereditiamo una città ferma e non se ne comprende il motivo2.
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“Se infatti è vero che il DMI (Dizionario della musica italiana) sta vedendo la luce grazie alla tenacia del Maestro Claudio Paradiso – continua Chiarato – ancora non esiste alcun Polo Musicale. Il Progetto per i capannoni dell’Ex Consorzio agrario sono infatti ambiziosi e hanno visto coinvolte ben due amministrazioni fino ad ora. Ma con Coletta tutto si è fermato”.
“Nel 2019 infatti era stata annunciata la ripresa del grande progetto volto a donare alla città di Latina un luogo dove organizzare concerti, rassegne, mostre, convegni, con un auditorium e uno studio di registrazione. Un progetto per il quale il MIBACT – prosegue la nota diffusa dal candidato consigliere comunale – ha stanziato 2 milioni di euro e che avrebbe dovuto vedere la luce entro il 2022. Il Comune si era infatti impegnato con un ulteriore mutuo. L’assessore Ranieri dichiarava “Sul progetto, dopo 10 anni di chiacchiere, per la prima volta il Comune ha stanziato 1 milione e mezzo di euro. Soldi senza i quali i 2 milioni del Mibact avrebbero fatto la fine degli zecchini di Pinocchio, per usare una metafora fiabesca” .
“Il Dup, documento unico di programmazione, che è stato finalmente approvato – conclude Chiarato – avrebbe permesso di aprire un bando da 400 mila euro (dichiarato da Coletta “in arrivo” nel 2020) ma a settembre 2021 del bando non si ha ancora nessuna traccia e quella di Pinocchio resta la metafora migliore da legare alla Casa Della Musica di Coletta”.