“Carta. Per un’arte sostenibile”: artisti in arrivo da tutto il mondo per esporre alla Giudea. Inaugurazione il 3 settembre alle 19:00. Esposizione aperta per due settimane
Sono 15, arrivano da tutto il mondo e sono pronti a trasformare scarti in opere d’arte per veicolare un messaggio di eco-sostenibilità e trasformare l’antico quartiere ebraico in un museo a cielo aperto. Di chi stiamo parlando? Dei 15 artisti che esporranno pezzi unici e dal significato universale alla mostra “Carta. Per un’arte sostenibile” che si terrà dal 3 al 17 settembre alla Giudea, nel cuore del centro storico della città di Fondi. L’evento, ideato da Luciana Pretta, curato da Marianna Coscione in collaborazione con Alessandro di Gregorio e promosso dall’Associazione Fare Verde con il patrocinio del Comune di Fondi, sarà inaugurato sabato 3 settembre alle 19:00.
D’impatto, denso di significato e con tanti spunti di riflessione il progetto artistico: i materiali utilizzati hanno una propria, e in qualche caso molto significativa, storia ma sono pronti ad iniziare un nuovo ciclo vitale. Quotidiani, riviste, flyer, imballaggi e brochure cesseranno quindi di essere ciò per cui sono nati e diventeranno frammenti d’arte da ammirare en plein air.
«L’idea di trasformare la Giudea in un museo a cielo aperto – commentano il sindaco di Fondi Beniamino Maschietto e l’assessore alla Cultura e al Turismo Vincenzo Carnevale – ci ha subito conquistati. Valore aggiunto del progetto sono poi la provenienza e lo spessore degli artisti e, soprattutto, il messaggio di eco-sostenibilità che ognuno di loro ha intenzione di veicolare alla città e al mondo intero».
Carta: parola agli ideatori del progetto
La parola “carta” assume nel vocabolario portoghese un significato diverso da quello che ha per la lingua italiana. In portoghese questa parola significa infatti lettera, messaggio scritto verso qualcuno con cui non si può comunicare direttamente: non è più solo materia “vuota”, in attesa di un utilizzo da parte dell’uomo, ma diventa essa stessa contenuto e significato, anima, che vuole essere ascoltata, capita. Carta intesa, dunque, come veicolo del messaggio più urgente di cui abbiamo bisogno: un richiamo alla responsabilità nei confronti della natura e del prossimo. Partendo da questi concetti, Luciana Pretta ha invitato artisti provenienti dai quattro angoli del mondo, a dare un messaggio di “arte sostenibile” attraverso i loro lavori, in un’esposizione di due settimane nell’antico quartiere ebraico di Fondi. La carta diventa “materia viva”, portatrice di vita e, anzi, testimone di rinascita, evidenza della possibilità di iniziare una nuova vita. Le opere esposte, infatti, sono in gran parte realizzate in carta riciclata o riutilizzata. Creazioni del genio e della sensibilità di questi quindici artisti, che hanno visto la carta, hanno ascoltato la sua storia e ne hanno compreso significato e potenziale. Le riviste, i quotidiani, i flyer, le brochure, gli imballaggi, sono oggetti che nascono per avere una vita limitata. Assecondano il pensiero dell’uomo moderno, preso dalla sua vita frenetica, dove tutto diventa scarto in un batter d’occhio. La mostra “Carta. Per un’arte sostenibile” vuole essere messaggio di eco-sostenibilità, verso una umanità “che non mastica e sputa”, ma che sceglie di riusare, di trasformare, di vivere in armonia con la natura.
Gli artisti
L’esposizione collettiva, a cura di Marianna Coscione in collaborazione Alessandro Di Gregorio, riunisce i lavori degli artisti invitati:
Monika Zarzeczna, Michael McGregor, Anna Onesti, Enrica Biscossi, Benyamij Zolfaghari, Ana Biolchini, Romina Mazzocco, Margot Kronttenthaler, Flaminia Mantegazza, Emanuele Carbone, Sasha Zelenkevich e Antonio Agresti, a cui si sono uniti, attraverso una open call, Costanza Zaetta, Dagiimaa Khurtsbaatar e Grazia Salierno.
La Giudea
I lavori saranno esposti in uno dei luoghi più suggestivi e ricchi di storia della Provincia: la “Giudea”, quartiere del centro storico fondano in cui, tra il 500 e il 1500 circa, la comunità ebraica diede vita a una realtà sociale e commerciale di straordinaria vitalità, saldamente integrata nel tessuto cittadino. In tale complesso, dove ancora riecheggiano le storie di artigiani, mercanti di stoffe, sarti e tintori, con il patrocinio del Comune di Fondi e dell’Associazione di Protezione Ambientale Fare Verde, saranno esposte le opere di questi quindici meravigliosi artisti.