CALCA E FILA AL GIUDICE DI PACE: “15 CAUSE FISSATE ALLO STESSO ORARIO”

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Giacomo Mignano

Giudice di Pace a Latina: l’ennesimo casa di mala-giustizia denunciato dall’Ordine degli Avvocati pontini

Utilizza il sarcasmo il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Latina Giacomo Mignano per descrivere l’ennesimo caso esemplificativo che dà la misura di ciò che si vive negli uffici del Giudice di Pace di Latina. Lo fa, Mignano, scrivendo ancora una volta al Presidente del Tribunale Caterina Chiaravalloti e, stavolta, il caso rischia di diventare il detonatore allo scontro sempre silente, ma mai finito, tra avvocati e giudici.

L’episodio confermerebbe quanto si vive in uno degli uffici più frequentati da cittadini e addetti ai lavori, per l’appunto quello del Giudice di Pace, dove passano tanti contenziosi, sia di natura penale che civile, per un volume di dispute e affari di portata considerevole.

Si tratta, scrive Mignano, dell’ennesima “mattinata da cani vissuta dai Colleghi e dalla utenza in generale nella giornata del 18 maggio”. La protagonista, secondo quanto riportato dal Presidente dell’ordine delle toghe pontine, sarebbe la Dott.ssa Stasi, Giudice di Pace a Latina che “abitualmente inizia le udienze, con gravissimo ritardo rispetto agli orari fissati nel ruolo di udienza. Una evidente mancanza di rispetto che già merita censura”.

“Ebbene, l’altro giorno, – prosegue Mignano nella lettera indirizzata al Presidente del Tribunale chiedendole un ulteriore confronto – si è superata. Nell’elenco delle controversie che avrebbero dovuto iniziare alle ore 09.30, ne erano state fissate ben 15 contemporaneamente alle ore 10.30. Se non siamo al record del mondo, poco ci manca. Date queste capacità, assolutamente non comuni, sarebbe il caso di segnalarLa a Gerry Scotti in vista dell’organizzazione della prossima edizione del talent show “Tu si que vales”.

“In realtà – spiega Mignano – la trattazione delle vertenze è iniziata, come prassi, dopo le 10 ed alle ore 10.30, davanti la stanza del Giudice, c’era un assembramento di un centinaio di persone. Una situazione che ha veramente dell’incredibile, un vero e proprio caos che non può che incrementare la credibilità dell’Ufficio. Le foto scattate dagli astanti raffigurano una situazione veramente impietosa”.

Ci si chiede con quale logica vengano stilati i ruoli. Evidentemente senza alcun rispetto per le centinaia di persone che sono chiamate a frequentare quotidianamente detto presidio giudiziario. Si tratta evidentemente di condotte e di comportamenti che esulano dalla denunciata inefficienza e rilevano una vera e propria assenza delle più elementari forme di educazione civica. In questo contesto – conclude Mignano – sarebbe opportuno fissare un incontro con i Giudici dell’Ufficio, al fine di fissare obiettivi ed univoci criteri ella gestione degli Affari che sono loro affidati al fine di far cessare tale denunciata situazione”.

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