BONIFICA/DISCARICA A LA COGNA, CONFERENZA CHIUSA: ARPA RIBADISCE IL NO, PAGURO PRESENTA ALTRE OPERE PER APRILIA

La cava di La Cogna in via Savuto, Aprilia
La cava di La Cogna in via Savuto, Aprilia

Conferenza dei servizi sulla bonifica/discarica della Paguro srl ad Aprilia, in località La Cogna: è terminata la terza seduta per discutere del progetto

Si è tenuta stamani la conferenza dei servizi con all’oggetto il progetto di bonifica e discarica presentata dalla società Paguro. In particolare, la conferenza aveva come focus il PAUR (provvedimento autorizzatorio unico regionale).

Il progetto della Paguro srl, società riconducibile a Fabio Altissimi, patron dell’impianto Tmb di Rida Ambiente srl in Via Valcamonica, vedrebbe abbancati e presenti nel sito di La Cogna trasformato in “discarica” (parallelamente alla bonifica dei terreni inquinati dell’area), rifiuti per un quantitativo totale, secondo le carte, pari a 675.000 mc, circa 10 volte superiore ai rifiuti attualmente presenti, la cui stima è stata quantificata in 67.693 mc.

In sostanza, la Paguro bonificherebbe l’area ma chiede di poterla utilizzare come deposito degli scarti di lavorazione derivanti dalla bonifica stessa e dall’impianto di trattamento meccanico biologico di Rida Ambiente.

Finora, nella conferenza di servizi, molti degli Enti interessati avevano fornito pareri negativi al progetto: bocciato da Comune di Aprilia, Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio „per le province di Frosinone e Latina e Arpa Lazio. Pareri di questi ultimi due Enti già validati dalla Regione Lazio contro la richiesta di revisione da parte della società proponente Paguro srl. Favorevoli, tra gli altri, la Provincia di Latina.

La stessa società proponente ha presentato un ricorso amministrativo nei confronti del Ministero della Cultura e della Regione Lazio (Direzioni Ambiente e Ciclo Rifiuti) per l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia, dei pareri negativi della Soprintendenza e dell’ARPA espressi in sede di conferenza dei servizi. Il Tar ha stabilito che “la sollecita definizione della controversia” sia disposta fissando l’udienza di merito il prossimo 26 aprile 2022.

Oggi, nella seduta tenutasi in video-conferenza, la Paguro, ribadendo che l’intervento potrà determinare un risparmio di fondi pubblici per le Amministrazioni (Regione e Comune) di 35 milioni di euro, ha depositato un documento dove aggiunge ulteriore opera compensative a favore del Comune di Aprilia nel caso in cui il progetto fosse approvato e realizzato.

La Paguro, che rimarca le difficoltà di pareggio di bilancio da parte del Comune di Aprilia, sostiene di aspirare ad integrarsi positivamente nel territorio, offrendo servizi (oltre che creare posti occupazionali) e fornendo benefici alla collettività. La srl, nel documento depositato, enumera le ulteriori opere “compensative” integrative a beneficio dei cittadini residenti quale la realizzazione di un pozzo su area pubblica, che dovrà essere messa a disposizione dal Comune, previa identificazione del punto più idoneo per la captazione di sorgenti o falde profonde che possano garantire il necessario approvvigionamento per il quartiere La Cogna, mediante l’installazione di un gruppo di pressurizzazione e impianto di clorazione per fornitura di acqua pubblica potabile agli abitanti della zona.

L’impianto sarà realizzato a totale carico della Paguro e consegnato al termine della realizzazione al Comune di Aprilia che, poi, si occuperà dell’adduzione e della distribuzione alle abitazioni, nonché della gestione e manutenzione, autonomamente o a mezzo di gestore pubblico. Le opere saranno oggetto di progettazione dopo l’individuazione dell’area da parte del Comune (e delle altre amministrazioni che si riveleranno competenti) e i lavori potranno iniziare a 90 giorni dall’approvazione del progetto.

Tra le altre opere compesantive promesse da Paguro vi è la realizzazione di opere di urbanizzazione di Via Savuto, dall’ingresso su viaLa Cogna, fino all’ingresso della proprietà Paguro(circa 1 km); il manto in asfalto e sottofondo in materiali inerti, previa stabilizzazione, realizzazione marciapiede pedonale, caditoie per la raccolta delle acque piovane che verranno convogliate al fosso limitrofo alla strada, e l’illuminazione nonché la fornitura di allaccio elettrico da parte del Comune di Aprilia. Il progetto sarebbe inviato dalla Paguro al Comune (e alle altre amministrazioni che si riveleranno competenti) entro 4 mesi dall’inizio della bonifica dell’area di proprietà Paguro.L

La cantierizzazione di tali opere avrebbe inizio entro 90 giorni dall’ottenimento dei relativi permessi e terminerà nei successivi 18 mesi (mantenendo sempre la necessaria accessibilità/viabilità ai proprietari dei fondi).

Anche l’Arpa Lazio (non presente nella conferenza servizi odierna), per cui la Paguro ha chiesto l’annullamento in autotutela del suo parere nelle more del giudizio di fronte al Tribunale amministrativo, ha ribadito con una nota il suo no al progetto, confermando che lo stesso non appare garantire una formazione geologica naturale che si ritiene invece debba costituire un elemento necessario del sistema di barriera di fondo. Inoltre, l’Arpa, commentando le deduzioni della società proponenti, evidenzia che le discariche non sono comprese nel PNRR.

In attesa della determinazione dirigenziale della Regione Lazio, il diniego della medesima Regione è scontata. La discarica ad Aprilia non si farà.

Articolo precedente

NASCE L’ASSOCIAZIONE DESTINAZIONE LAZIO MERIDIONALE

Articolo successivo

DISCARICA E IMPIANTI IN PROVINCIA DI LATINA: “C’È BISOGNO DI VISIONE MODERNA”

Ultime da Cronaca