BENI CONFISCATI A CIARELLI E DE ROSA: COMUNE DI LATINA LI ACQUISISCE AL PATRIMONIO

Via Plutone Ciarelli
Via Plutone, Latina

Beni confiscati alla criminalità organizzata di Latina: il Comune ufficializza l’acquisizione al suo patrimoni di beni appartenuti ai Ciarelli e a De Rosa

Il Comune ha pubblicato la presa d’atto dell’acquisizione di sette immobili già confiscati alla criminalità organizzata.

Si tratta di immobili – terreni, fabbricati, appartamenti – che sono stati destinati a scopi istituzionali e sociali, in particolare per l’emergenza abitativa e per l’attuazione di progetti sociali culturali. Sarà così per tre villette appartenute al Clan Ciarelli: due in Via Andromeda, al civico 15 e al civico 16, e una via Plutone 7.

La villetta di Via Andromeda 15 fu sgomberata a novembre 2019 per la confisca subita da Antonio Ciarelli, capostipite dell’omonimo gruppo criminale del capoluogo, che arrivò fino in Europa per ricorrere contro il provvedimento dello Stato italiano.

La villetta di Via Andromeda 16, sempre appartenuta al clan rom, fu invece sgomberata un mese prima, nell’ottobre 2019.

E ancora, Via Plutone 7, forse la villa più caratteristica dei Ciarelli dove campeggiava un messaggio eloquente: “Chi vo’ male a chesta casa adda crepa’ prima ca’ trase“. L’immobile, sgomberato ad ottobre 2019 fu oggetto anche di un ricorso da parte del figlio di Carmine “Porchettone” Ciarelli, Luigi. Ricorso che la Cassazione ha respinto definitivamente il 2 aprile 2020.

Un'effige piuttosto eloquente appesa alla casa di Via Plutone sgomberata il 29 ottobre dalle Forze dell'Ordine in ottemperanza della confisca nei confronti di Carmine Ciarelli
Un’effige piuttosto eloquente appesa alla casa di Via Plutone sgomberata il 29 ottobre dalle Forze dell’Ordine in ottemperanza della confisca nei confronti di Carmine Ciarelli

Tutte e tre le case si trovano all’interno del quartiere Pantanaccio, zona da anni ritenuta controllata dal clan originario di Venafro.

Destinato, invece, a scopi istituzionali e sociali, di carattere agricolo un terreno a Borgo Podgora il cui decreto di trasferimento all’Agenzia dei Beni Confiscati risale al 2016. A scopi istituzionali e sociali, in particolare per l’emergenza abitativa e per l’attuazione di progetti sociali culturali, due unità abitative ubicate in Viale Pierluigi Nervi 238 e in Via Romagnoli 32.

Infine, il terreno e il fabbricato di Via Gorgoglicino, un tempo appartenuto ad Alessandro De Rosa detto Franco lo zingaro e Giulia De Rosa detta Cipolla, organici al Clan Di Silvio (il marito è deceduto), trasferiti allo Stato nel 2013 e che saranno destinato a finalità pubbliche sociali utili, in particolare per le emergenze.

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