BALNEARI, CONSIGLIO DI STATO BOCCIA PROROGA VOLUTA DAL GOVERNO MELONI

Il Consiglio di Stato boccia la proroga delle concessioni balneari alla fine del 2024. La misura, contenuta nel decreto Milleproroghe voluto da Governo Meloni e maggioranza di centrodestra, è “in contrasto” con la direttiva Bolkestein e quindi “va disapplicata da qualunque organo dello Stato”. Il pronunciamento del Consiglio di Stato è arrivato su una questione afferente al Comune di Manduria e al relativo ricorso dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato contro l’amministrazione che aveva prorogato alcune concessioni demaniali marittime.

“In base a ormai più che pacifici e consolidati principi in materia di rapporto tra normativa interna e normativa unionale autoesecutiva, in caso di contrasto tra le due deve darsi precedenza alla seconda – spiegano i giudici amministrativi – con conseguente necessità che tutte le autorità dello stato membro, siano essi organi giurisdizionali o pubbliche amministrazioni, disapplichino la norma interna a favore di quella sovranazionale”. L’articolo 12 della direttiva Bolkestein “laddove sancisce il divieto di proroghe automatiche delle concessioni demaniali marittime per finalità turistico-ricreative è norma self executing e quindi immediatamente applicabile nell’ordinamento interno – si legge ancora nella sentenza – con la conseguenza che le disposizioni legislative nazionali che hanno disposto, e che in futuro dovessero ancora disporre, la proroga automatica delle suddette concessioni sono con essa in contrasto e pertanto, non devono essere applicate”.

Inoltre “il dovere di disapplicare la norma interna in contrasto con quella eurounitaria autoesecutiva, riguarda, per pacifico orientamento giurisprudenziale, tanto i giudici quanto la pubblica amministrazione”.

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