ACCUSATI DI AVER ESTORTO IMPRENDITORE A FORMIA: ENTRAMBI SCARCERATI

Procura di Cassino
Procura di Cassino

Estorsione continuata in concorso ai danni di un imprenditore del sud pontino: già scarcerati i due uomini

Si è tenuto questa mattina, 10 febbraio, dinanzi al Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Cassino, Domenico Di Croce, l’interrogatorio di garanzia dei due uomini arrestati dalla Polizia di Formia lo scorso 8 marzo: Salvatore Talesco e Guglielmo Milone.

I due uomini, accusati di estorsione ai danni di un imprenditore per la somma complessiva di 5.000 euro, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Il Pubblico Ministero Marina Marra ha chiesto per uno dei due gli arresti domiciliari, per l’altro la misura del carcere.

Il Gip, in esito alla discussione delle rispettive difese, rappresentate dagli avvocati Vincenzo Macari e Gaetano D’Orso, che chiedevano una misura cautelare minore, si è riservato.
A scioglimento della riserva assunta, il Gip Di Croce, in accoglimento delle richieste delle difese, ha scarcerato i due indagati, disponendo per loro soltanto l’obbligo di firma alla Polizia di Stato. Ad ogni modo il Gip ha predisposto per Talesco e Milone la misura del divieto di avvicinamento alla vittima: dovranno stare lontani da lui e non avvicinarsi nell’arco di cento metri.

La vicenda si riferisce all’attività d’indagine degli agenti del Commissariato di Gaeta che aveva evidenziato come l’imprenditore fosse oggetto di richieste estorsive da diversi mesi da parte dei due uomini, partite dalla richiesta di alcune stecche di sigarette di contrabbando; l’uomo, ormai disperato, secondo la ricostruzione della Polizia, aveva dilapidato buona parte dei suoi risparmi, in quanto costretto a pagare decine di migliaia di euro (all’inizio della vicenda cominciata a gennaio scorso avrebbe consegnato circa 23mila euro), altrimenti si sarebbe visto “bruciare l’azienda” di famiglia.

Nel pomeriggio dell’8 marzo, la vittima sarebbe stata nuovamente contattata dai due uomini i quali, con reiterate minacce, inviate anche tramite l’applicazione WhatsApp, avrebbero preteso la consegna di altri soldi.

Dopo aver fissato un appuntamento con i due soggetti, nei pressi di un bar della periferia di Formiaè stato predisposto un servizio di osservazione e monitoraggio al fine di provare la dazione. Avuta contezza della consegna dei soldi – proseguiva la nota della Questura – il personale operante è intervenuto e ha provveduto a intercettare e bloccare i malviventi.

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