Il Partito Comunista di Gaeta continua la battaglia sul caporalato nel mondo dei bagnini: ecco la telefonata tra un operatore del settore e un sindacalista degli assistenti bagnanti.
“Accogliamo e divulghiamo l’appello del referente di Latina e Provincia per l’Anab, Associazione Nazionale Assistenti Bagnanti, Pasquale Massimo Treglia il quale sta raccogliendo prove, come questa telefonata ad un’agenzia per il lavoro che procaccia lavoratori per attività di ricezione turistica in tutt’Italia, per far acquisire coscienza a tutti i lavoratori dei propri diritti anche alla luce del fatto che in questo determinato momento storico c’è carenza di assistenti bagnanti (di seguito).
Inoltre col cuneo fiscale al 3% c’è un netto risparmio sul costo del lavoro, quindi in media mensilmente ci dovrebbe essere un aumento di 60 euro sulla busta paga, invece come si evince anche dalla telefonata, l’andazzo è quello di un gioco al ribasso sugli stipendi.
Come Sezione “Mariano Mandolesi” del Partito Comunista sono anni che abbiamo sollevato con una serie di inchieste operaie e iniziative in piazza, il problema dello sfruttamento stagionale. Sfruttamento che ormai riguarda tutte le stagioni non solo quella estiva, non tanto per la tanta decantata destagionalizzazione del turismo, ma proprio perché le condizioni di sfruttamento, relegate un tempo a determinate mansioni stagionali, oggi stanno invadendo tutto il mercato del lavoro, dalla ristorazione alle strutture commerciali anche di medie e grandi dimensioni, dalla logistica alla grande distribuzione etc.
Con la stagione balneare ormai alle porte ci ritroviamo ancora una volta ad essere l’unica voce del panorama politico gaetano a sostenere chi lotta, affinché il lavoratore abbia diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa come recita l’art 36 della Costituzione Italiana”.
Così, in una nota, il Partito Comunista sezione “Mariano Mandolesi” di Gaeta.
