La Squadra Mobile di Latina ferma un 26enne senza fissa dimora, indiziato dei reati di violenza sessuale e tentata rapina
La Polizia di Latina, nel pomeriggio di ieri, 25 maggio, d’iniziativa, ha rintracciato e sottoposto a fermo d’indiziato di delitto un 26enne tunisino senza fissa dimora, gravemente indiziato di violenza sessuale e tentata rapina ai danni di una 30enne.
L’attività d’indagine condotta dalla Squadra Mobile di Latina – spiega una nota della Questura – ha avuto origine nella notte del 12 maggio scorso, quando una Volante della Polizia è intervenuta in Via dei Volsci, dove era in corso una lite tra una donna ed un uomo.
Dalle prime informazioni apprese sul posto, è stato possibile appurare come il 26enne abbia avvicinato la ragazza sotto il portone di casa, tentando un approccio fisico. Alle resistenze di quest’ultima, il giovane si sarebbe impossessato della sua borsa per poi fuggire.
Dopo averlo inseguito per un breve tratto, la ragazza è tornata verso l’ingresso di casa e lo ha trovato nuovamente lì. In quel momento, sono arrivati i poliziotti delle Volanti, davanti ai quali il ragazzo ha inscenato un goffo tentativo di scuse.
La successiva visione delle immagini estrapolate da una telecamera posizionata nell’androne del palazzo dove risiede la trentenne ha consentito alla Squadra Mobile di raccogliere gravi indizi di responsabilità a carico dell’indagato, permettendo di riscontrare le dichiarazioni della donna in merito ai palpeggiamenti e ai baci subiti, così come alla sottrazione della borsa.
Nel pomeriggio di ieri, il 26enne è stato rintracciato in città nei pressi della stazione delle autolinee e, al termine degli atti di rito, è stato tradotto in carcere in attesa del giudizio di convalida da parte del giudice del Tribunale di Latina. L’inchiesta, invece, è stata coordinata dal sostituto procuratore di Latina, Giuseppe Bontempo.
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