ARRESTO VICE-SINDACO DI TERRACINA, IL PD CHIEDE DIMISSIONI DELL’AMMINISTRAZIONE TINTARI

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Comune di Terracina

Arresto del Vice Sindaco di Terracina Pierpaolo Marcuzzi: anche il PD di Terracina chiede dimissioni dell’amministrazione Tintari

“Inutile ripeterci che quello che è accaduto ieri a Terracina con l’arresto ai domiciliari del vicesindaco nonché assessore all’Urbanistica e altre importanti deleghe, Pierpaolo Marcuzzi, è di una gravità inaudita”. Così, in una nota, il consigliere comunale del Partito Democratico Armando Cittarelli e il commissario locale Carmela Cassetta.

“Non siamo affatto felici e non cantiamo vittoria, anzi. Siamo feriti, perché è una lacerazione profonda nel tessuto della nostra comunità. È la politica a rimetterci. Episodi di questo genere allontanano ancora di più, qualora ce ne fosse bisogno, i cittadini dalle istituzioni e dai suoi rappresentanti. È una profonda ferita innanzitutto sul piano amministrativo della città, alla luce dei dettagli emersi e pubblicati dai media e contenuti evidentemente nell’ordinanza di custodia cautelare che evidenziano un sistema di gestione della cosa pubblica mirata all’acquisizione e al mantenimento di un consenso e di una sfera di interessi che travalicano ovviamente quelli generali di una comunità. Lo è ancor di più se tra gli indagati compaiono nomi di dipendenti pubblici che sarebbero coinvolti nella vicenda nell’esercizio della loro funzione e quindi dei loro uffici. E allora ci chiediamo, come mai, visto che si parla di un ‘sistema’ messo a punto nel tempo e da una figura all’apice della organizzazione dell’amministrazione comunale, seconda solo al primo cittadino e con in mano deleghe pesanti, nessuno degli altri componenti della giunta, in primis il sindaco, e della maggioranza, non sapesse nulla di quanto stava accadendo da mesi se non da anni. Perché se pure volessimo credere alla favoletta che tutto questo stava avvenendo a ‘vostra insaputa’ allora ci chiediamo se siete all’altezza di svolgere il vostro compito di amministratori della città e di controllori del bene e della cosa pubblica. Per noi no! Se invece sapevate e vi siete girati dall’altra parte per non rompere delicati equilibri politici interni alla maggioranza e al partito di FdI allora la cosa è manifestamente indecorosa sotto tutti i profili”.

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“In ogni caso dovete assumervi in toto la responsabilità politica di quanto è accaduto e trarne le relative conclusioni. Perché da quello che leggiamo, emerso dalle intercettazioni, alcuni dell’amministrazione sapevano esattamente le pressioni che stavano subendo sulla questione dell’area di via Stella Polare ma nessuno è andato al comando dei Carabinieri o direttamente in Procura a denunciarlo. Sul piano politico il sistema di potere. Premesso che confidiamo nell’azione della magistratura affinché le indagini facciano piena luce sui fatti contestati, la revoca delle deleghe al vicesindaco è un atto dovuto ma la riflessione e le conclusioni politiche su quello che è successo sono piuttosto chiare. Abbiamo una città completamente ferma, bloccata. Dalle opere pubbliche, il cui piano triennale continua a rimanere il libro delle favole, alla gestione e manutenzione ordinaria come quella del manto stradale, della viabilità, del decoro urbano solo per citare alcuni visibili punti che tutti noi viviamo nella quotidianità. Non erano però bloccati i permessi a costruire, la gestione dei rimborsi post tromba d’aria e tante altre piccole e grandi cose impostate per andare in una sola direzione. Noi crediamo che quello che è accaduto sia figlio di un sistema di potere che si è determinato nel tempo, negli anni. Costruito con la massima attenzione e che ha governato negli ultimi vent’anni generando un consenso evidentemente condizionato che ha garantito posizioni e rendite politiche consolidate. Una chiara strategia sul territorio che ha spazzato ogni opposizione partitica e civica che non ha mai trovato spazio di interlocuzione e quindi relegata a ruolo marginale e di isolamento. Inevitabile la nostra richiesta di dimissioni immediate e di voto anticipato per rimettere nuovamente nelle mani dei cittadini di Terracina la scelta di eleggere una nuova maggioranza e di dare alla città una nuova amministrazione. Non c’è altra strada”.

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