APRILIA, SASSI ROSSI: RICORSI RIGETTATI, INDAGINE AMBIENTALE PUÒ PARTIRE

Comune di Aprilia
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Processo di bonifica del sito di Sassi Rossi ad Aprilia: superati i ricorsi del proprietario dell’area, Regione dà via libera al quadro tecnico-economico dell’indagine ambientale

Un iter lungo e tortuoso quello della bonifica di uno dei quattro siti più inquinati del Comune di Aprilia. Ad ottobre scorso, la Regione Lazio ha trasmesso agli uffici del Comune la Determinazione relativa all’approvazione del “Quadro Tecnico Economico del Piano delle Indagini Ambientali”. Il che significa che, forse, si è arrivati a un punto fermo: quanto spendere per comprendere quanto il sito è inquinato (anche se è noto lo sia). A bilancio, corrisposti dalla Regione, vanno circa 100mila euro per la discarica/cava di Sassi Rossi (Casalazzara): per l’esattezza, 99.634,46 euro.

A marzo 2021, il Dirigente del Servizio Ambiente del Comune di Aprilia Marco Paccosi ha firmato la determinazione con cui si dava atto della conclusione positiva della Conferenza dei Servizi, oltreché dell’approvazione del Piano delle indagini ambientali.

In quella Conferenza dei Servizi, uno degli enti invitati, Arpa Lazio, rilasciò una nota tecnica piuttosto esemplificativa della situazione di Sassi Rossi. “Le indagini ambientali – scriveva l’Agenza regionale per la protezione ambientale – dovranno consentire di definire in modo esaustivo, nelle diverse matrici ambientali, l’estensione ed i volumi inquinati” sul sito di Sassi Rossi, così da “pervenire alla perimetrazione definitiva delle matrici ambientali contaminate, consentendo la formulazione definitiva del Modello Concettuale“.

Sembrava tutto pronto, solo che il proprietario dell’area, a maggio scorso, ha impugnato al Tar del Lazio la Delibera di Giunta comunale del 15 dicembre 2020 con cui era stato approvato il documento “Piano delle Indagini Ambientali” per il sito “Sassi Rossi”. Un’impugnazione legittima ma una vera iattura perché il sito è inquinato e lo è da tempo. Già nel 1995, una delibera dell’allora Giunta Comunale conferì all’ingegner Gian Mario Baruchello i lavori per censire le principali aree inquinate presenti nel territorio del Comune di Aprilia: furono stimati su un sito di 20 ettari (a 30 metri dalla falda acquifera) quale è quello di Sassi Rossi, interramenti per 5000 mc di rifiuti solidi urbani, 5000 mc di rifiuti tossici e nocivi, 30000mc di inerti e 200 tonnellate di rifiuti ingombranti.

Ad ogni modo, il Tar ha rigettato la domanda cautelare avanzata dal ricorrente il quale si è rivolto in seconda istanza al Consiglio di Stato. Palazzo Spada ha respinto definitivamente l’appello del proprietario dell’area, così che il Comuna ha potuto procedere con le attività previste nel documento “Piano delle Indagini Ambientali”.

Ad oggi, manca solo l’affidamento, ossia stabilire chi svolgerà le indagini ambientali. Dopo quelle, si dovrebbe procedere a bonifica. Il condizionale, come è necessario in questi casi, è d’obbligo.

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