Impianti fotovoltaici nel Comune di Aprilia: via libera dalla Conferenza dei Servizi alla struttura in Via Pantanelle (incrocio con Via del Querceto) proposta dalla ditta veronese GREEN ELEVEN SRL
Il Comune di Aprilia, da mesi, si sta dando da fare per limitare gli impianti fotovoltaici a terra in zona agricola, avendo predisposto a marzo una delibera del Consiglio comunale “per individuare le aree non idonee all’installazione degli impianti fotovoltaici a terra in zona agricola”.
Un problema sentito, soprattutto in un territorio come quello apriliano interessato massicciamente, da anni, da impianti di ogni genere che hanno a che vedere con la conservazione del territorio e, soprattutto, con l’inquinamento di esso.
La Provincia di Latina, tramite una determinazione conclusiva della Conferenza dei Servizi, ha dato il via libera alla realizzazione dell’impianto di produzione elettrica da fonti rinnovabili (potenza nominale da 2625 kW) in via Pantanelle, località Casello 45. Una conferenza dei servizi che ha visto la presenza di numerosi enti ed organismi coinvolti tra cui anche il Comune di Aprilia.
L’impianto, come Latina Tu scriveva a luglio 2020, è stato escluso dalla Regione Lazio alla valutazione d’impatto ambientale con un atto firmato dall’ex Dirigente regionale d’area Flamina Tosini. Regione che, peraltro, nella conferenza dei servizi che si è conclusa il 3 giugno scorso (aperta ad ottobre 2020) si è espressa con un silenzio assenso senza condizioni.
Il progetto, come si evince dalla immagine sottostante, è completamente in zona agricola (di tipo E), alle particelle 1362 e 1385 del foglio 148. Sempre da progetto, è prevista la costruzione di un cavidotto che colleghi l’impianto alla rete elettrica. Chiaramente la conclusione positiva della conferenza dei servizi è propedeutica all’autorizzazione unica dell’impianto che la ditta veneta potrà gestire per 30 anni.
Il nuovo generatore – come si legge nel documento inviato dal Comune di Aprilia in sede di Conferenza dei Servizi, firmato dal Dirigente Marco Paccosi del Servizio Ambiente – è previsto in un’area caratterizzata già da 2 esistenti impianti di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile, rispettivamente da solare fotovoltaica e da biomasse. Ne consegue, sottolinea il Servizio Ambiente, un’ulteriore sottrazione della componente ambientale “suolo”, stimata in 8 ettari circa, alla prevista vocazione agricola. Il consumo del suolo pertanto costituisce l’impatto maggiormente rilevante sulle componenti ambientali unitamente all’impatto visivo.
Per mitigare l’impatto ambientale dal punto di vista visivo, il Comune di Aprilia prescrive, partendo dalle proposte della Green Eleven Srl, una siepe sempreverde da poco più di 2 metri; una recinzione perimetrale che dovrà consentire il passaggio della fauna locale; una fascia vegetazionale di 7 metri caratterizzata da un prato verde e/o da specie arbustive sempreverdi; il posizionamento delle specie arboree lungo tutta la recinzione; un impianto di irrigazione ed un costante programma di monitoraggio e manutenzione.
La Green Eleven, lo scorso 19 gennaio, si è impegnata a riconoscere al Comune di Aprilia alcune opere compensative per la realizzazione dell’impianto al Casello 45: ad esempio interventi di ripristino del verde pubblico comunale, interventi di relamping su edifici o strade di competenza comunale, tutto per un valore economico calcolato sulla base dei dati di produttività dell’impianto e del prezzo unitario medio di vendita del kWh elettrico. Il che vuole dire: secondo i calcoli della Società, a fronte di una produzione al primo anno pari a 5.361.000 kWh e un valore unitario medio di vendita di 0,05 €, le opere compensative ammontanto, in valore, a 20mila euro.
Al che il Comune, considerato che sul quel territorio ci sono già due impianti e viene compromesso il “paesaggio agrario di continuità”, ha rilanciato ad opere compensative per 30mila euro.
Insomma, alla fine della fiera, pur con un’attenzione particolare rispetto agli altri Enti chiamati in causa, il Comune di Aprilia ha dato assenso con le solite prescrizioni che, oltreché a quelle citate (mitigazione visiva e opere compensative), costituiscono le solite cautele: dalla verifica delle emissioni acustiche a quella delle produttività dell’impianto, fino alle “avvertenze” di carattere generale e per il possibile inquinamento come evitare di sversare sostanze potenzialmente inquinanti. Al netto dei controlli che chissà se saranno effettuati.
Gli altri Enti, a parte la Regione Lazio di cui si è detto, hanno fornito parere favorevole. L’Arpa, ad esempio, ha espresso due pareri: uno senza prescrizioni, un con prescrizioni sul lato delle emissioni rumorose.
Silenzio assenso, invece, da Asl, Ministero Beni Culturali, Anas, Carabinieri Forestali e Soprintendenza. Nulla Osta da Comando Militare della Capitale e Ministero dello Sviluppo Economico.
Tutto a posto, se non fosse che dei propositi del Comune di Aprilia che vorrebbe evitare altri impianti fotovoltaici in zona agricola predisponendo una mappatura apposita non si vede il seguito. È vero che la richiesta di Green Eleven è precedente alla delibera consiliare di marzo 2021, ma non ci sono tracce di un cambio di tendenza, tanto più che i cosiddetti “assensi con prescrizione” costituiscono, in questo caso e da anni, la panacea di ogni male. A parole, però.
Come per altri situazioni già viste sul territorio pontino, è più di una sensazione, comprovata da atti, che la realtà dei privati corra il doppio della capacità degli enti di opporsi e proporre soluzioni alternative che tutelino il disastrato territorio della provincia di Latina.