APRILIA, LOCKDOWN DI RAPINE: SENZA LAVORO, 51ENNE AMMETTE TUTTO DAVANTI AL GIP

Gli contestano sette rapine avvenute nel giro di un mese, 51enne di Aprilia si difende dal gip dichiarando di essere senza lavoro

Al 51enne Corrado Giudice vengono attribuire ben sette rapine che l’uomo avrebbe compiuto durante il lockdown primaverile per una somma di poco meno di 2mila euro. Una quantità di denaro che dimostrerebbe, secondo Giudice, il fatto che a rapinare gli esercizi commerciali ci sia lo stato di necessità e non il desiderio di arricchirsi.

Davanti al Gip del Tribunale di Latina Giorgia Castriota, Corrado Giudice, tuttora sottoposto agli obblighi di polizia giudiziaria, ha risposto alle domande ammettendo le rapine contestate con l’aggravante di aver utilizzato una pseudo pistola per spaventare le vittime.

A Giudice viene contestata, a marzo 2020, la rapina alle Poste di Aprilia da cui ha ricavato circa 900 euro. Nello stesso mese, con pistola e il volto travisato, un’altra rapina presso la farmacia San Michele ordinando ai farmacisti di consegnare tutto l’incasso. Un colpo andato a vuoto poiché l’uomo fu messo in fuga da uno dei farmacisti.

Altri colpi a cui deve rispondere il 51enne sono quelli portati a compimento, ad aprile scorso, presso il supermercato In’s (quattro rapine in un mese), e il Penny Market.

Intanto, oggi, i Carabinieri del Reparto Territoriale di Aprilia, nella serata odierna,  hanno notificato a Giudice la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia e l’obbligo di dimora presso il Comune di Aprilia, con la prescrizioni di permanenza in orario serale e notturno  presso la propria abitazione.

In una nota diffusa alla stampa, i Carabinieri hanno spiegato che il provvedimento emesso dal GIP del Tribunale di Latina, Giorgia Castriota, su richiesta del Procuratore Aggiunto Carlo Lasperanza e del Pubblico Ministero Antonio Sgarrella, è scaturito  dopo una serie di approfondite indagini esperite dal Reparto Territoriale dei Carabinieri di Aprilia iniziate il 13.3.2020, quando erano iniziate le indagini nei confronti di un soggetto di corporatura robusta, altezza mt. 1,70-1,80 circa,  di circa cinquanta anni con capelli e barba brizzolati ed una evidente calvizie, il cui volto era parzialmente travisato da uno scaldacollo, che si era reso autore, alle ore 13:00 circa di quello stesso giorno, di una  rapina a mano armata in pregiudizio dell’ufficio Postale di  Largo Marconi ad Aprilia. 

Nella circostanza il malvivente, con la minaccia delle armi (una pistola verosimilmente di tipo semiautomatico di colore nero)  aveva intimato all’impiegato dell’ufficio postale  di consegnare “tutti i soldi presenti in cassa”, richiesta esaudita dalla parte offesa intimidita dalla minaccia dell’arma impugnata dal malvivente a cui consegnava la somma di 914,90 euro.

Grazie ai filmati dell’impianto di videosorveglianza esterna di un vicino esercizio commerciale i militari dell’Arma di Aprilia acquisivano una immagine  sufficientemente chiara del malfattore in fuga, utile ad avviarne le preliminari ricerche. In particolare  la ricostruzione antropometrica evidenziava  un abbigliamento molto particolare  composto da un giubbino trapuntato di colore blu/nero indossato sopra una felpa con cappuccio di colore blu; un Pantalone tipo tuta ginnica di colore grigio scuro con banda verticale a contrasto di colore chiaro e calzature ginniche di colore uniformemente nero. 

Particolare era anche la circostanza secondo la quale, un soggetto avente le stesse fattezze somatiche ed un abbigliamento similare, nei giorni successivi,  aveva perpetrato altri sei delitti di analogo tenore a quello sinora descritto, avvalendosi della medesima tattica intimidatoria ovvero quella di mostrare agli addetti alle casse una pistola di tipo semiautomatico di colore nero custodita nella tasca esterna del giubbino indossato e successivamente arraffando il denaro contenuto nei cassetti dei registratori di cassa per poi darsi a precipitosa fuga. 

Nel corso di questi eventi il malvivente (ripreso dai sistemi di videosorveglianza) veniva immortalato sempre con abbigliamento composto da due tipologie di giubbini e pantaloni ma contraddistinto dalle medesime calzature di tipo ginnico e di colore  nero.

Ma veniva anche immortalata una sorta di limitazione funzionale dell’avambraccio che era interessata da una sorta di evidente fasciatura bianca, maldestramente dissimulata, tentandone la ritrazione all’interno della manica del giubbino indossato.

Questi elementi, uniti alle impronte dattiloscopiche lasciate dal rapinatore su due flaconi di detergente spray che aveva portato  alla cassa per simulare la genuinità delle sue intenzioni permettevano individuare il rapinatore nei confronti del quale è stata accertata la consumazione delle sottonotate rapina:

13.3.2020 rapina a mano armata in pregiudizio dell’ufficio postale di Aprilia, con un bottino di Euro 914,90;

20.3.2020 tentata rapina a mano armata in pregiudizio della farmacia San Michele di Aprilia;

24.3.2020 rapina a mano armata in pregiudizio del supermercato IN’S sito in Aprilia, via A. Moro, con un bottino di euro 550,00;

7.4.2020 rapina a mano armata  in pregiudizio del supermercato IN’S sito in Aprilia, via A. Moro, con un bottino di Euro 350,00;

8.4.2020 rapina a mano armata in pregiudizio del supermercato IN’S sito in Aprilia, via. A. Moro, con un bottino di Euro 135,00;

11.4.2020 rapina a mano armata in pregiudizio del supermercato penny market sito in Aprilia via Aldo Moro, con un bottino  di Euro 204.46;

28.4.2020 tentata rapina  in pregiudizio del supermercato IN’S sito in Aprilia, via A. Moro.

Nel corso delle indagini, durante le perquisizioni delegate dai Pubblici Ministeri coordinatori delle indagini, si procedeva a  rinvenire e sequestrare i capi di abbigliamento  mentre l’arma utilizzata, che a dire dell’indagato si trattava di una pistola giocattolo, non è stata rinvenuta perché il medesimo se ne era disfatto.

Articolo precedente

COVID, LAZIO: AUMENTANO DECESSI E RICOVERI. PREVISTE 1950 DOSI DI VACCINO PER IL GORETTI

Articolo successivo

VOLGE AL TERMINE L’ERA VILLA. “MIA CARA FORMIA HO LOTTATO FINO ALLA FINE, TI VOGLIO BENE”

Ultime da Cronaca