Forse, la soluzione per rendere il Natale quanto più autentico possibile è pensare agli altri, anche se gli “altri” in questo caso sono i cani randagi. Si spendono molti soldi per cani di razza, c’è anche chi truffa vendendo a caro prezzo cuccioli che non sono quello che sembrano, ma esistono anche altrettanti cuccioli e cagnoni meticci che non hanno una casa, dei quali si occupano alcune associazioni di volontariato locali che fanno di tutto per alleviare la difficile esistenza dei cani di strada cercando loro una famiglia che li ami.
È il caso di citare l’iniziativa dell’APS Salvi per un pelo, associazione che si prende cura dei randagi nel territorio comunale di Aprilia che ha deciso di auto-finanziare la propria attività con un libriccino di filastrocche in rima illustrate.
Una collaborazione provinciale, un’intelligence di buone azioni tra persone che mettono a disposizione i propri talenti per un fine importante. Infatti, alla realizzazione del libro dell’associazione apriliana hanno partecipato anche due latinensi: le filastrocche sono state scritte da Annalisa Chierichella che si diletta nell’arte delle rime, mentre le illustrazioni sono state realizzate da Maddalena Tomala.
Il libro in cui sono incluse le 10 filastrocche inedite in rima, dedicate al mondo dei 4 zampe, sarà in vendita con altri idee regalo realizzate dalle volontarie presso il mercatino di Natale di Aprilia nelle domeniche di oggi, 8 dicembre, e a seguire quelle del 15 e 29. La giornata del 6 gennaio è ancora in forse. Anche a Latina, presso il ristorante Gorillas Green Food in via Carturan, è possibile acquistare una copia di “Filastrocche senza guinzaglio”.
SALVI PER UN PELO: COSA FA SUL TERRITORIO DI APRILIA
È da giugno del 2019 che ad Aprilia non esiste più un canile di riferimento. Fino al principio della scorsa estate, infatti, era attiva una struttura privata. Al momento della chiusura, i cani sono stati tutti dirottati verso il canile privato Galileo Galilei di Latina.
In questo contesto, le volontarie apriliane, che nell’ottobre 2019 hanno dato vita a Salvi per un pelo dopo altre esperienze nello stesso ambito, operano per togliere dalla strada i cani senza padrone e portare avanti i programmi di sterilizzazione per cercare di contenere l’annoso problema del randagismo.
Aprilia, dopo Latina capoluogo, è il comune della provincia provincia con la maggiore estensione: le molte campagne nei dintorni del centro abitato sono un teatro che, purtroppo, ben si presta alla riproduzione incontrollata di cani che vivono allo stato brado. Le volontarie dell’associazione Salvi per un pelo dicono, infatti, che sono numerosi i cani di taglia grande, tra esemplari cresciuti e intere cucciolate, di simil-maremmani che abitano le zone extraurbane meno frequentate, comunque esseri viventi che vanno rispettati.
La presidente di Salvi per un pelo, Vanda Iodice, raggiunta al telefono, dice a Latina Tu che i fondi raccolti con il libro “Filastrocche senza guinzaglio”, e gli altri gadget auto-prodotti, serviranno a sostenere le spese che l’associazione affronta per acquistare i vaccini e medicamenti per permettere agli amici a 4 zampe di essere adottati (300, ad oggi, le adozioni portate a buon fine dall’associazione) nell’alveo di quanto stabilito dalle leggi. La chippatura, la sterilizzazione e una quota per la sussistenza quotidiana del cane, invece, rimangono a carico dell’amministrazione locale. L’azione di una valida associazione che si occupa di questo tema molto delicato dovrebbe essere valutata in base alle effettive adozioni portate a termine (accordate secondo protocolli di sicurezza in favore del cane), ma in realtà il funzionamento delle sovvenzioni comunali si basa, al contrario, sul numero di cani che rimangono “in pancia” alle varie associazioni.
Le volontarie informano dell’esistenza di una struttura privata in via Torre del Padiglione ad Aprilia già predisposta per accogliere i 4 zampe senza una casa. Pare che i proprietari si siano interfacciati con il Comune apriliano, il quale, però, a luglio del 2019 parlava invece di un terreno da acquistare per realizzare da zero un canile a gestione comunale. In rispetto delle leggi che regolano l’operato degli Enti Locali, è sempre auspicata l’erogazione di un servizio pubblico secondo il principio di economicità, affinché le Pubbliche Amministrazioni possano scegliere la migliore delle soluzioni a fronte di budget comunali sempre più striminziti.
Il randagismo tende a causare problemi alla vita stessa dei cani abbandonati e apre la strada a casi di aggressione da parte dei cani stessi o, al contrario, esplosioni di violenza su questi animali che alla fine nessuno reclama. È da attribuire al randagismo anche la possibile estinzione genomica del lupo, processo già attivato dal fenomeno di ibridazione rilevato già nel Parco dei Monti Aurunci nel sud pontino e nel vicino litorale romano.
Tra un regalo che rimarrà in un cassetto o, peggio, verrà riciclato, non è meglio regalare qualcosa che aiuta a fare del bene?