APRILIA, EX FREDDINDUSTRIA IN FIAMME: INCENDIO TRA RIFIUTI E DEGRADO

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L'ex dogana in fiamme

In fiamme capannone della ex Freddindustria di Aprilia: l’incendio è divampato dopo le 15 del pomeriggio di oggi, 1 febbraio

Sono accorsi sul posto sia la Polizia Locale che i Vigili del Fuoco di Aprilia, oltreché ai Carabinieri del Reparto Territoriale e il 118. A prendere fuoco i capannoni della ex Freddindustria dai quali si è sprigionata una intensa nube nera e odore acre.

Una storia che dura da anni, quella del sito della ex Dogana nel quartiere Toscanini: rifiuti, ingombranti di ogni genere, probabile amianto, persino (i beni informati sostengono) prostituzione. Con l’aggravante che da tempo il sito è occupato da un numero non determinato di persone.

L’area e i fabbricati, di proprietà della società “Aprilia 2012 S.r.l.”, sono pieni di rifiuti di diversa natura. Una quantità considerevole come certificato da un’ispezione della Polizia Locale e da numerosi esposti dei cittadini della zona. Il 4 giugno 2020, il Sindaco di Aprilia Antonio Terra aveva emesso un’ordinanza rivolta alla società Aprilia 2012 disponendo la realizzazione o, comunque, riparazione, di una idonea recinzione finalizzata ad impedire l’acceso all’area da parte di soggetti non aventi diritto, più la rimozione e l’avvio delle operazioni di recupero e smaltimento dei rifiuti presenti.

La Società, il 6 dello stesso anno (2020), aveva comunicato all’Ente comunale, tramite la relazione di un tecnico abilitato, l’avvenuta realizzazione della recinzione e lo smaltimento dei rifiuti solo relativamente al parcheggio autocarri.

Qualche settimana prima, la Commissione Ambiente del Comune, il 15 settembre 2020, si era riunita segnalando altre criticità all’interno dell’area tali da comportare eventuali condizioni di rischio per la salute pubblica. Si tratta di probabile amianto, documentato con tanto di fotografie in corrispondenza dei sistemi di copertura dei fabbricati. Un allarme che il Settore Ambiente ed Ecologia del Comune si premurava di inoltrare subito alla Società proprietaria dell’area affinché si adoperasse con le opportune verifiche. Quest’ultima, come detto, aveva continuato a procedere nello smaltimento rifiuti dove possibile e alla riparazione della recinzione, ma c’era un problema che, in realtà, è noto da anni. Non potevano accedere completamente nell’area di loro proprietà. Motivo? La presenza degli occupanti (leggi per intero approfondimento di Latina Tu).

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Ad ogni modo, il 19 ottobre 2020, il Sindaco aveva emesso un nuovo provvedimento che, in sostanza, reiterava alla Società Aprilia 2012 la bonifica e messa in sicurezza dell’area e dei fabbricati, ricordando di verificare una volta per tutte se ci sia presenza certa di amianto. Contestualmente, veniva ordinato lo sgombero, interpellando anche i Servizi Sociali, a quelle decine di persone che occupavano l’area, adombrando per loro il rischio di esecuzione coattiva da parte della Polizia Locale.

Infine, a novembre 2020, il Sindaco Terra annunciò lo sgombero dell’area sostenendo che ora la società privata poteva procedere alla bonifica. A giudicare dal fumo nero e dall’odore di queste ore – oggi 1 febbraio 2023 – di bonifica neanche l’ombra. Anzi, solo il fumo. E quasi a fine dell’anno scorso, 2022, il grido di dolore dei Cinque Stelle locali che denunciavano la situazione di pericolo e degrado nell’area dell’ex Dogana.

“Era il 29 dicembre – dichiara oggi, 1 febbraio, Andrea Ragusa, attivista dei 5Stelle di Aprilia – quando segnalavamo il degrado in cui versava l’area dell’ex dogana, con capannoni fatiscenti, la strada piena di buche (più o meno come tutte quelle apriliane!) e rifiuti abbandonati ovunque.

A distanza di poco più di un mese nessuno ha fatto niente, o almeno così pare, visto che proprio oggi un grande incendio con fumo molto nero ha avvolto tutta la zona partendo proprio dall’area oggetto della nostra denuncia. Probabilmente l’incendio ha coinvolto anche dell’amianto/eternit ivi presente, ma senza creare allarmismi, aspettiamo il responso dei tecnici. Noi l’avevamo detto, ma non siamo ascoltati e ci piacerebbe sapere cosa questa amministrazione ha fatto nel tempo e dalla nostra denuncia per mettere in sicurezza l’area e prevenire danni ambientali come questo e possibili intossicazioni alle persone. Ricordatevene quando andrete a votare!”.

Non si è fatta attendere anche la dichiarazione di Carmen Porcelli per La Città degli Alberi e Rosalba Rizzuto per Aprilia Libera ODV, da sempre sugli scudi per quanto riguarda la tutela dell’ambiente ad Aprilia.

“Quella a cui abbiamo assistito oggi, cioè lo spettacolo di una nube nera di dimensioni notevoli alzarsi sulla nostra città, altro non è che la cronaca di un incendio annunciato. Abbiamo sempre messo in guardia, fin dal 6 novembre del 2020 quando – all’indomani dello sgombero degli occupanti del sito dismesso della Freddindustria – alcuni strombazzavano la propria vittoria, cercando di spacciare una operazione di polizia per una bonifica, che bonifica non era.

Eppure il pensiero che quel deposito incontrollato di rifiuti potesse andare a fuoco, e non per autocombustione, doveva essere una delle principali preoccupazioni di chi – a tutti i livelli, ma prima di tutto di chi amministra Aprilia. I cittadini, i residenti, hanno segnalato più volte al Comune di Aprilia e all’Asl cosa avveniva in quel sito dismesso dove hanno continuato a trovare rifugio persone e dove, incessantemente, sono stati trasportati rifiuti. È questo il controllo del territorio? È questo che si intende per salvaguardia della salute e del paesaggio? E dove sono finite le promesse di impegno, dopo il caso Loas, per la pulizia di depositi abbandonati di rifiuti. Ce n’è ancora uno nella zona industriale, uno dei tanti, dove è solo appena iniziata la fase del procedimento per la bonifica, da due anni. Sicuramente, anche questa è andata in fumo!”.

“L’Amministrazione comunale – si legge in una nota ufficiale del Comune di Aprilia – informa che questo pomeriggio si è sviluppato un incendio all’interno di un capannone di un lotto di proprietà privata tra via Enna, via Toscanini e via Caltanissetta. Il sindaco Antonio Terra, insieme alla polizia locale, si è recato sul posto per monitorare la situazione e comprendere l’entità dell’incendio stesso. Sul posto i vigili del fuoco e la protezione civile stanno lavorando per spegnere le fiamme e riportare la situazione alla normalità. Le coperture del capannone, spiega il primo cittadino, sono in laterizi e lamiere. In attesa dei primi rilievi e risultanze circa la dinamica del rogo e il materiale andato bruciato, l’amministrazione comunale consiglia alla cittadinanza residente nella zona interessata dalle fiamme di chiudere le finestre, non accendere i condizionatori e di non recarsi sul luogo dell’incendio”.  

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