APRILIA. AMPLIAMENTO DEGLI IMPIANTI DEL 30% DI RIDA AMBIENTE IN UN MARASMA BUROCRATICO

Impianto ad Aprilia di Rida Ambiente

La notizia arriva direttamente dai vertici del Pd pontino, ovverosia sia dal consigliere regionale Enrico Forte e dal segretario provinciale Claudio Moscardelli, che preannunciano battaglia sul tema

Dopo la chiusura per sei giorni dell’impianto TMB di Via Valcamonica ad Aprilia, al termine della Conferenza dei Servizi sarebbe arrivata la decisione della Regione Lazio di autorizzare l’ampliamento degli impianti di stoccaggio dei rifiuti di Rida Ambiente del 30%. Decisione che dovrebbe essere ufficializzata lunedì prossimo nonostante i precedenti pareri negativi del Comune di Aprilia, della Provincia di Latina e del settore urbanistico della Regione stessa. Di fatto sarebbe avvenuto il 3 luglio uno scambio di note tra la Responsabile della Direzione politiche ambientali e ciclo dei rifiuti della Regione Flaminia Tosini e l’azienda di Via Gorgona rappresentata da Fabio Altissimi con cui sarebbero state accolte le istanze di variante per quest’ultima.

Antonio Terra, sindaco di Aprilia

L’azienda per la gestione dello smaltimento dei rifiuti aveva presentato lo scorso 10 aprile una Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) con cui si comunicava a Comune, Provincia, Arpa Lazio e Regione una modifica delle proprie attività produttive corrispondente ad un incremento del 30% della capacità di stoccaggio.

Gli uffici comunali notavano come prima di realizzare una piattaforma su un terreno esterno, andava verificata l’esistenza di aree disponibili all’interno della superficie dell’impianto. Trattandosi di una variante in zona agricola, il Comune chiedeva inoltre delucidazioni alla Regione. In particolare domandava se questa variante potesse rientrare nell’ordinanza della Regione Lazio emanata in piena emergenza Covid-19.

In una successiva lettera il Comune di Aprilia, dopo aver ricevuto risposta negativa dalla Regione Lazio al proprio quesito, concludeva ribadendo la sua contrarietà: “poiché risulta che Rida ambiente abbia già avviato i lavori si chiede un cortese sollecito riscontro facendo presente che, in difetto, decorse 24 ore, questa Amministrazione si vedrà costretta ad avviare le più opportune iniziative a tutela del territorio“. Sostanzialmente per il Comune guidato da Antonio Terra l’ampliamento avrebbe comportato una violazione del Piano Regolatore Generale. I lavori da parte dell’Azienda erano tuttavia già avviati e non conoscevano sosta.

Claudio Moscardelli, segretario provinciale del PD

La Regione, dal canto suo, sosteneva che Rida avrebbe dovuto presentare istanza per procedura ordinaria di variante su terreno agricolo e che, in attesa di conclusione della richiesta di variante, avrebbe potuto contemporaneamente presentare istanza per la realizzazione di “opera precaria”. Rida seguiva parzialmente le indicazioni regionali attivando la richiesta di realizzazione di opera precaria, ma riceveva subito un diniego dal Comune.

Utilizzare l’iter delle opere precarie avrebbe comportato un allargamento degli impianti, secondo l’Ente locale, ma non aumento del volume dei rifiuti dei trattati. In aggiunta un’opera precaria, sempre secondo il Comune di Aprilia, terminata l’emergenza “Coronavirus” avrebbe potuto essere demolita in qualsiasi momento perché in violazione delle norme urbanistiche.

A quel punto, il 13 maggio scorso, la Regione nella persona dell’ing. Tosini individuava nell’istanza di variante ordinaria l’unica via possibile. Rida avviava l’iter assecondando gli orientamenti della Regione. I lavori su immobile agricolo contrastavano ancora una volta con la volontà di Giunta e Consiglio apriliani. Il Comune opponeva una serie di rilievi all’Azienda tra cui quello secondo cui l’istanza di variante ordinaria dovesse essere assoggettabile alla procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale.

Nello stesso periodo la Provincia interveniva sottolineando che l’Azienda non avrebbe osservato neppure alcune norme relative agli impianti idraulici. Un terzo niet arrivava anche dalla Direzione urbanistica della Regione in cui si contestava al privato la mancata presentazione di alcuni documenti necessari. Ogni passo in avanti per la Rida Ambiente sembrava quindi precluso finché è arrivato, stando a quanto comunicato dai Dem, lo scambio di note che ha agevolato il percorso in direzione dell’ampliamento.

Dura la reazione del segretario provinciale del Pd Claudio Moscardelli all’ampliamento acconsentito alla Rida Ambiente: “Quello che sta accadendo con la vicenda rifiuti appare sempre più inquietante. L’emergenza , la chiusura della conferenza dei servizi, pareri negativi insuperabili come quello dell’urbanistica della Regione Lazio, lo scambio di note il 3 luglio davvero sorprendente , botta e risposta a stretto giro . Vedremo questa chiusura della conferenza servizi cosa avrà prodotto: legge e pareri sono chiari .
Ho saputo ora che la conferenza dei servizi si è chiusa con autorizzazione a RIDA per ampliamento del 30% . È ora di dire basta
“.

Michela Biolcati Rinaldi, assessore all’ambiente del Comune di Aprilia

L’assessore all’Ambiente della Giunta Terra, Michela Biolcati Rinaldi, alla notizia dell’ampliamento degli impianti, ha chiesto al Presidente della commissione consiliare Ambiente, Vincenzo Giovannini, di convocare con urgenza una commissione sul tema: “Gli sviluppi e le voci che si rincorrono nei corridoi degli ambienti interessati non sono affatto confortanti. Non accetteremo mai passivamente un’autorizzazione di ampliamento di un’azienda privata. La situazione è preoccupante e va immediatamente discussa nella commissione preposta per anticipare soluzioni e per rendere edotti commissari consiliari e l’intera cittadinanza”.

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