APRILIA, ALLA PINETINA IL CONFRONTO TRA ASPIRANTI SINDACI. PORCELLI PUNTA SULL’ACQUA PUBBLICA

Carmen Porcelli
Carmen Porcelli

“Acqua pubblica”, Carmen Porcelli, candidato sindaco per CambiAprilia, commenta il confronto tra aspiranti primi cittadini

“Domenica pomeriggio si è svolto presso la Pinetina di via degli Oleandri il confronto tra candidati sindaco. Le domande del comitato di quartiere hanno riguardato l’opportunità di creare una scuola delle professioni, i rifiuti, la sicurezza e l’acqua pubblica.

La Pinetina rappresenta un luogo storico di questa città, voluta negli anni Sessanta dall’allora sindaco Antonio Savian, che ha colto l’importanza di uno spazio urbano destinato al verde, e che a nostro avviso gli andrebbe intitolata. Un luogo storico da tutelare e da valorizzare (andrebbero migliorati la pavimentazione e la sicurezza dei recenti punti luce installati, uno dei quali si è abbattuto in terra in diretta durante l’incontro, fortunatamente senza ferire nessuno dei presenti) e che ci auguriamo non venga stravolto come è stato per Piazza delle Erbe e Largo delle Rose, rischio che corre anche Largo Marconi, se non si costituirà un fronte civile a difesa della nostra storia e identità culturale.

Don Aldo rappresenta per Aprilia una figura storica e di impegno sociale, nella quale molti giovani di allora si riconoscono. Attraverso l’opera del “Centro Addestramento”, realizzato alla fine degli anni 50 dall’Opera di assistenza pontificia, su un terreno di proprietà comunale, Don Aldo ha formato generazioni di ragazzi che, perché provenienti da famiglie meno abbienti, erano costretti ad abbandonare la scuola elementare per mettersi alla ricerca di un posto di lavoro. Il mercato del lavoro in piena Cassa del Mezzogiorno richiedeva sì tanti operai, ma man mano che la domanda di lavoro cresceva l’orientamento delle aziende si concentrava sulla specializzazione, di cui molti di loro erano sprovvisti. Oggi abbiamo una esigenza diversa: il lavoro non c’è, bisogna inventarsi imprenditori e trovare una attività che produca reddito, l’orientamento più recente è di guardare ai mestieri di una volta, abbandonati, anche per il maggior tasso di alfabetizzazione, che è destinato ad aumentare. Recuperare un mestiere antico, però, è anche un processo culturale e di identità per una comunità. La legge riconosce importanza alle botteghe storiche e ai mastri bottegai, come la L.R. n.3 del 17 febbraio 2015. Come accennato nel nostro programma, crediamo che il Comune di Aprilia debba replicare quell’esperienza, riproporre quel modello di formazione, mettendo a disposizione della comunità esperti e mastri artigiani, affinché possano formare i giovani e coloro che sono in cerca di una occupazione. Il lavoro è importante per la loro dignità e la loro progettualità di vita.

L’acqua è un bene comune e come tale dovrebbe ritornare alla gestione pubblica! Da quando è stato istituito l’ATO 4 il nostro comune non ha registrato adeguati miglioramenti alla rete idrica e fognaria, nè soddisfazione dalla qualità del servizio, che anzi risente enormemente di guasti ed improvvise interruzioni, che provocano disagi alle famiglie e alle imprese, soprattutto quelle della ristorazione. Ci chiediamo perché, malgrado l’amministrazione uscente abbia sempre dichiarato di essere a favore dell’acqua pubblica, non si sia riappropriata degli impianti, lasciandoli nelle mani di Acqualatina, e come mai, anziché pretendere il pagamento dei ratei dei mutui, anticipati dall’ente locale per realizzare fogne e serbatoi idrici nelle periferie, abbia siglato una transazione che pone paradossalmente il comune di Aprilia in una situazione debitoria! Ricordando sempre che il nostro impegno per l’acqua pubblica si è concretizzato anche nella campagna di informazione ad opera dell’ex consigliera Carmen Porcelli, grazie alla quale i cittadini apriliani, che avevano versato sul c/c del comune il corrispettivo del consumo idrico, – che avrebbero altrimenti perso dopo 10 anni, in quanto sarebbe stato acquisito direttamente nelle casse comunali in caso di mancata rivendicazione -, sono rientrati in possesso del loro corrispettivo.

Come associazione Città degli Alberi e Aprilia Libera, avevamo proposto al consiglio comunale di apportare una mozione, che abbiamo protocollato un anno fa a tutti i componenti, affinché arrivasse un segnale chiaro sul DDL concorrenza, l’atto che di fatto dà un colpo di spugna all’unico caso in Italia di un municipio che haripubblicizzato l’acqua,cioè il Comune di Napoli.

L’unico sindaco che è stato coerente con il principio sancito da un referendum quasi plebiscitario per acqua pubblica (la promessa “nessun profitto” non solo non sarebbe stata mantenuta, ma secondo chi ha studiato i conti economici dei gestori del servizio, le tariffe applicate negli ultimi anni e pagate dai cittadini per utilizzare l’acqua del rubinetto, sarebbe stata addirittura tradita) è stato Luigi De Magistris, un esempio per noi”.

Lo dichiara, in una nota, Carmen Porcelli, candidato sindaco per CambiAprilia.

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