“ANARGIRI 2”: RESTA AI DOMICILIARI GIUSEPPE SOLA

Il tribunale di Cassino

Anargiri 2, non si fermano i controlli dei Carabinieri di Formia nei confronti degli indagati: resta ai domiciliari uno degli indagati

Ha risposto alle domande del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Cassino, Alessandra Casinelli, il 59enne Giuseppe Sola, detto “Soletta”, arrestato pochi giorni fa per detenzione di ingente quantitativo di droga e possesso di arma e coinvolto, come noto, nella maxi operazione anti-droga “Anargiri 2”.

Sola, difeso dagli avvocati Mastantuono e Marciano, ha dichiarato che la droga sarebbe per uso personale. Il Gip Casinelli, al termine dell’interrogatorio di garanzia, ha lasciato l’uomo agli arresti domiciliari.

Il suo è un arresto avvenuto lunedì 14 agosto grazie al monitoraggio dei Carabinieri di Formia. Giuseppe Sola era stato destinatario, la settimana scorsa, dell’ordinanza cautelare firmata dal Gip di Cassino Domenico Di Croce nell’ambito di “Anargiri 2”. L’indagine, come noto, ha coinvolto, per quanto riguarda le misure cautelari, ben 17 personaggi più o meno legati al clan Mendico-Antinozzi, colpito da arresti e processi e stanziale tra Castelforte, Santi Cosma e Damiano e altri centri del sud pontino.

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Giuseppe Sola, già condannato in primo grado nel processo “Anni 2000” (in quel caso furono arrestati anche i “capi” del sodalizio Mendico-Antinozzi) a 2 anni e 4 mesi, è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Formia poiché trovato in possesso, dentro casa, di diverse quantità di sostanza stupefacente.

Il 59enne era stato destinatario di una misura più lieve nell’operazione Anargiri 2: obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Il ritrovamento della droga ha aggravato la sua posizione ed è per questo che è scatta la misura più restrittiva. I militari dell’Arma di Formia, agli ordini del Maggiore Michele Pascale, hanno rinvenuto nella sua disponibilità due chili di hashish, 150 grammi di cocaina, un fucile a canne mozze e diverse munizioni.

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