AGRICOLTURA, LAZIO: PARTENARIATO PER IL FONDO EUROPEO

Regione Lazio

La Regione Lazio prosegue con il processo partecipativo per l’elaborazione della nuova programmazione dei Fondi europei con il ciclo di incontri “Le idee di tutti, il Lazio del futuro”, dedicati ai fondi strutturali

Domani alle 15, in diretta sulla pagina Facebook della Regione Lazio, sarà la volta del tavolo di partenariato dedicato al Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale, al quale parteciperanno il vicepresidente della Regione Lazio, Daniele Leodori, l’Assessora regionale all’Agricoltura, foreste, promozione della filiera e della cultura del cibo, Pari opportunità, Enrica Onorati, e il direttore regionale all’agricoltura e autorità di gestione del fondo FEASR, Mauro Lasagna, coordinati dal giornalista Ermanno Comegna.

La consultazione di domani – spiega l’Assessora  all’Agricoltura, foreste, promozione della filiera e della cultura del cibo, Pari Opportunità della Regione Lazio, Enrica Onorati – è un passaggio fondamentale di confronto e di valutazione delle criticità e dei punti di forza del sistema agroalimentare regionale, per poter così selezionare i reali fabbisogni e stabilire gli obiettivi da raggiungere, individuando la strategia di intervento. In pratica, domani getteremo insieme le basi per la futura programmazione, sulla base anche di quanto raccolto nelle scorse settimane durante la consultazione pubblica, avviata nello scorso mese di dicembre, con i vari portatori di interesse sui diversi aspetti delle politiche agricole post 2022. Abbiamo infatti chiesto a tutti i soggetti interessati, compresi i cittadini, di compilare un questionario analitico sui vari aspetti rilevanti del processo di programmazione, ricevendo numerose risposte che gli uffici stanno elaborando e analizzando con attenzione.  Sicuramente, tra le più evidenti novità della riforma della PAC ci sono una maggiore sensibilità verso la sostenibilità ambientale dell’attività agricola e l’attribuzione di più estese responsabilità decisionali a carico delle autorità nazionali e regionali competenti in materia di politica agricola. È per noi fondamentale ora stimolare un ulteriore processo di partecipazione territoriale per far emergere le autentiche esigenze del sistema agroalimentare regionale e programmare così interventi mirati e coerenti della futura PAC rispetto al contesto di riferimento, tenendo anche conto del delicatissimo momento di crisi sanitaria ed economica che stiamo vivendo a livello nazionale e regionale. Non possiamo trascurare le richieste che arrivano dal mondo delle imprese e dai diversi portatori d’interesse, così come non possiamo ignorare le raccomandazioni della Commissione europea, che poi vaglierà il programma strategico nazionale e lo approverà, dopo averne accertato la compatibilità e la coerenza con gli orientamenti formulati. La programmazione della politica agricola e dello sviluppo rurale della Regione Lazioprosegue l’Assessora Onoratiper il settennio 2021-2027 è articolata in due momenti: il biennio 2021-2022 e il quinquennio 2023-2027. Nel corso della prima fase, saranno in vigore le regole della vecchia programmazione con nuova dotazione di risorse. settennio 2014-2020, con la differenza però che le risorse finanziarie disponibili saranno superiori rispetto alla norma per effetto delle decisioni assunte di recente dall’Unione Europea di attuazione del Recovery Plan, per accelerare il ritorno verso la normalità dopo la pandemia. A oggi non è ancora possibile indicare la nuova disponibilità finanziaria assegnata alla nostra Regione, perché il confronto tra le Regioni per definire la ripartizione dei fondi è ancora in corso. La seconda fase inizierà a partire dal 2023, con l’applicazione della riforma della Politica Agricola Comune (PAC) che, in queste settimane, è in via di approvazione definitiva a livello europeo.  Attualmente come Assessorato, dopo aver impegnato oltre il 99% dei fondi della scorsa programmazione,  siamo impegnati nella modifica del PSR vigente, per poter utilizzare al meglio le risorse assegnate, tenendo conto delle opportunità e dei vincoli del Recovery Plan. E allo stesso tempo, stiamo lavorando alla futura programmazione, che, ricordo, partirà dal 2023 e sarà caratterizzata da un unico documento strategico predisposto a livello nazionale, nel quale saranno contenuti sia gli interventi a regia ministeriale, nel caso di pagamenti diretti e di gestione del rischio, sia quelli gestiti sotto l’egida delle Regione, nel caso delle le politiche di sviluppo rurale. Con le idee di tutti, vogliamo costruire la Regione del futuro, per non lasciare indietro nessuno“.

Il Programma di Sviluppo rurale – dichiara il vice presidente della Regione Lazio, Daniele Leodori –  è uno strumento finanziario rilevante, e sempre atteso da tutti gli attori del comparto agricolo. Le risorse europee destinate al sostegno del settore primario rivestono un ruolo decisivo non solo nell’incremento degli investimenti in agricoltura ma anche per il rilancio delle tante attività che con tenacia e resilienza stanno attraversando questo momento economicamente poco favorevole. La fase di programmazione è cruciale e la concertazione essenziale per studiare misure ed interventi che non siano calati dall’alto, ma partecipati e condivisi con la base, ovvero con imprenditori, associazioni e parti sindacali, tutti coinvolti nell’unico progetto di sostegno e crescita di uno dei ‘marchi’ più importanti del made in Italy: quello del buon cibo e delle produzioni di qualità. Ricordiamo che intorno al mondo della agricoltura ruotano moltissime categorie di lavoratori e che l’indotto è assai ampio e articolato. La capacità di spesa del Lazio è stata eccellente, impegnando il 99% dei fondi della programmazione 2014-2020, i lavoratori dell’agricoltura hanno dimostrato di poter contribuire e anche molto all’economia della nostra regione”.

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