AGGUATO IN VIA LONDRA A LATINA: SULLE PISTE DEI DE ROSA

polizia

Spari in Via Londra: ci sono due arresti per l’agguato consumato ai danni di un uomo ferito a colpi di arma da fuoco

Le indagini della Questura di Latina, su delega del sostituto procuratore di Latina Valerio De Luca, si sono orientate verso la nota famiglia rom dei De Rosa, legata ai Di Silvio, e di stanza, da sempre, nel quartiere popolare vicino al cimitero di Latina. I De Rosa gestiscono da anni l’attività di spaccio della zona e l’uomo attinto dal colpo d’arma da fuoco (parrebbe un “senza fissa dimora”) sarebbe stato coinvolto da un episodio connesso all’ambiente della droga.

Fiaccati da inchieste e arresti, i clan rom si trovano in difficoltà a controllare l’attività di spaccio e l’agguato avvenuto in Via Londra potrebbe essere stato il risultato di una ritorsione nei confronti di qualcuno che stava occupando la fetta di mercato dello spaccio stesso.

Ecco perché, già ieri 16 aprile, dopo gli spari, investigatori e agenti di Polizia si sono messi sulle tracce dell’auto che è partita a tutta velocità verso la Pontina in direzione Roma.

Se la pista sui De Rosa, fosse confermata si tratterebbe di un’azione, avvenuta in pieno giorno, studiata a tavolino per punire l’uomo di origine nordafricana reo di aver agito in qualche modo indigeribile alla famiglia rom. Infatti, da anni, nella zona cimitero, anche nei racconti resi nei verbali all’Antimafia dai collaboratori di giustizia, la famiglia De Rosa è delineata come monopolista nella gestione dello spaccio tra le vie intitolate alle capitale europee. E negli anni non sarebbero mancati neanche scontri interni ai clan rom.

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Peraltro, come raccontò anche in un’udienza del processo Alba Pontina il collaboratore di giustizia Renato Pugliese, la madre dei De Rosa, Giulia detta “Cipolla”, riusciva anni addietro a gestire la piazza di spaccio in Via Helsinky facendola diventare la più remunerativa della città, con file di auto di consumatori e migliaia di euro al giorno ricavati dall’attività illecita. Un mercato fiorente che, se dovesse essere confermata la prima ipotesi che rimanda al mondo della droga, non deve essere intaccato da chicchessia. In questo scenario si inquadrerebbe l’agguato nei confronti di un uomo che ha tentato di “invadere” una zona di riferimento off limits.

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