ACQUALATINA ORGANIZZA IL TOUR DEPURATORI, MA VIENE MULTATA PER QUELLO DI APRILIA

Una delle immagini utulizzate da Acqualatina per il suo tour depuratori
Una delle immagini utilizzate da Acqualatina per il suo tour depuratori

Multa ad Acqualatina Spa per il depuratore comunale di Via del Campo ad Aprilia in ragione di un controllo Arpa Lazio.

AcqualatinaLa storia fa riferimento ad un controllo effettuato da Arpa Lazio (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) sul depuratore comunale di Aprilia nel 2016 che verificò violazioni sugli scarichi nel fosso della Ficoccia (già sotto le lenti da tempo, sopratutto da parte del Comitato di quartiere Frassineto che denunciò nel 2018: “Una fogna a cielo aperto“).
Solo ieri, passati più di tre anni, si è arrivati a un parziale e minimo redde rationem, con la pubblicazione, sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio, dell’ingiunzione di pagamento della sanzione amministrativa comminata ad Acqualatina Spa. Corresponsabile delle violazioni anche il Comune di Aprilia che, però, si salva grazie alla giurisprudenza.

Dario Bellini, presidente della Commssione ambiente e vicepresidente della Commissione trasporto pubblico del Consiglio comunale di Latina

La multa è esigua, pari a 1500 euro, ma è esemplificativa di quanto, a volte, la realtà possa soppiantare la propaganda che il gestore idrico pubblico-privato di Via Pier Luigi Nervi ha imbastito con sponsorizzazioni e pubblicità, sovente con l’ausilio gratuito di partner politici – su tutti Armando Cusani, il sindaco di Sperlonga, persino “ingaggiato” come testimonial pubblicitario e, di recente, alcuni consiglieri e assessori comunali tra Minturno, Gaeta, l’immancabile Sperlonga, eppoi Latina e Terracina con i rispettivi Presidenti Commissione Ambiente, Dario Bellini e Davide Di Leo, e Sabaudia rappresentato dal componente della Giunta Gervasi, delegato anche lui per l’Ambiente, Tiziano Lauri.
Tutti quanti chiamati, con tanto di comunicato stampa, a svelare agli utenti le magnifiche e progressive qualità degli impianti di depurazione, gestiti in provincia, e nell’Ato, da Acqualatina Spa.

A firmare l’ingiunzione da 1500 euro per il depuratore inquinante nei confronti della società presieduta da Michele Lauriola, il Direttore della Direzione Regionale Bilancio, Governo Societario, Demanio e Patrimonio Dott. Marco Marafini, in ragione del verbale del 5 aprile 2016 emesso dall’Arpa Lazio di Latina a carico del Sindaco Antonio Terra e del rappresentante legale di Acqualatina Spa, “gestore dell’impianto, responsabili in solido“.

Depuratore comunale di Via del Campo, Aprilia (foto da ilcaffè.tv)
Depuratore comunale di Via del Campo, Aprilia (foto da ilcaffè.tv)

Nel verbale di Arpa Lazio si contestava, dopo il prelievo di acque di scarico eseguito presso il depuratore comunale di Via Del Campo, valori superiori ai limiti in contrasto con le prescrizioni contenute nell’autorizzazione allo scarico in violazione di legge (D.Lgs.n.152/06).

Talché Acqulatina ha disposto uno scritto difensivo, sebbene non rispondendo alla convocazione della Regione al cui cospetto non si è presentata. Diverso destino, invece, per il Comune di Aprilia, responsabile di fatto, ma non di diritto in quanto, come viene spiegato nell’ingiunzione, la Corte di Cassazione, con una sentenza del 2010, ha stabilito che “in tema di violazioni amministrative per il superamento dei limiti di accettabilità degli scarichi di acque reflue da depuratore, l’intervenuta delega di funzioni, regolarmente conferita, per l’affidamento della gestione dell’impianto a terzi, comporta l’assoggettamento a responsabilità del solo soggetto delegato“, ossia di Acqualatina Spa che è il gestore e, pertanto, esclude dalla responsabilità il Comune guidato ieri (2016) come oggi da Antonio Terra.

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