Accoltellato in un locale ad Anzio: soccorso e ricoverato in ospedale, per un giovane 26enne di Aprilia non c’è stato niente da fare
Leonardo Muratovic, il giovane 26enne di Aprilia, di origine croata, è stato colpito con un unico fendente all’addome in un locale ubicato sulla Riviera Mallozzi, non lontano da Largo Bragaglia: si tratta del “Bodeguita”, uno di quei locali che costituiscono la movida sul litorale sud-romano di Anzio, molto frequentato da giovani anche dalla provincia di Latina.
Leonardo Muratovic era un atleta. Il giovane praticava il pugilato ed era stato una giovane promessa nel panorama locale pontino e laziale. “A me il pugilato piaceva fin da quando avevo 10 anni – dichiarava nel 2014 non ancora maggiorenne – Mio padre frenava un po’ perché ero troppo piccolo ancora. Da ragazzo ho iniziato con un po’ di pre-pugilistica. A 14 anni ho disputato il primo match. La boxe trovava proseliti in famiglia a cominciare da mio padre e da mio nonno”.
Il 26enne, per futili motivi, questa notte, intorno alle 2, è stato colpito fuori dal locale. Qualche parola di troppo, una lite iniziata per non si sa quale ragione all’interno del locale, e successivamente la coltellata sferrata dall’ancora ignoto responsabile fuori da locale stesso dove i due si erano ritrovati. Sul caso stanno indagando sin da subito gli uomini del Commissariato di Polizia di Anzio e gli investigatori della Squadra Mobile di Roma. Coinvolta, come da prassi, anche la Polizia Scientifica.
Una volta colpito all’addome, il ragazzo è caduto a terra, sanguinava già molto e attorno a sé si è formato un gruppo di persone tra amici e persone che si trovavano sul posto per la serata. Caos, via vai e urla di disperazione. A nulla sono valsi i soccorsi che sono arrivati tramite due ambulanze.
Trasportato all’ospedale “Riuniti” di Anzio, in gravissime condizioni per aver perso molto sangue, Muratovic è morto dopo poco. Gli agenti di Polizia hanno già ascoltato molti testimoni per capire chi è stato a tirare il fendente. È ufficialmente aperta una indagine per omicidio e, grazie alle telecamere della video-sorveglianza, i poliziotti avrebbe già individuato l’accoltellatore al momento ricercato.
