ABUSI E CALUNNIE A VENTOTENE: L’INCHIESTA SULL’EX SINDACO FERMA, AD ESSERE ACCUSATO È CHI ACCUSAVA

Abusi e concessione a Ventotene: il giudice per l’udienza preliminare ha rinviato di nuovo. Prossimo round a maggio

Gli atti con cui Modesto Sportiello, il grande accusatore degli indagati odierni, si sarebbe difeso in merito alla sua concessione demaniale marittima sarebbero stati falsi. Ecco perché le difese degli indagati avevano chiesto un rinvio, forti della circostanza per cui al medesimo Sportiello, oggi delegato ai Lavori Pubblici del Sindaco Carmine Caputo, nonché ex vice sindaco dell’isola, era arrivato un avviso conclusioni indagini per falso da parte del pubblico ministero Alfredo Mattei. Oggi, 18 febbraio, è emerso che Sportiello, difeso dall’avvocato Renato Ciamarra, ha ricevuto anche un decreto di fissazione dell’udienza preliminare in cui deve rispondere, ad aprile, dei reati di calunnia e falso.

Secondo il sostituto procuratore di Cassino, Alfredo Mattei, Sportiello, sulla base di querele presentate da alcuni degli indagati odierni, avrebbe fatto uso di tre autorizzazioni amministrative false apparentemente emesse dall’allora Sindaco Giuseppe Assenso. Sportiello, essendo destinatario di una procedura amministrativa avviata con delibera di Giunta nel 2020, che gli contestava l’incompatibilità alla carica di consigliere, e di un’altra procedura per far decadere le sue concessioni, avrebbe deposito le autorizzazioni false così da documentare che l’ingresso della società Marina di Ventotene aveva avuto il via libero del Comune.

Nel presentare questi atti falsi, Sportiello, secondo l’accusa, ha calunniato gli indagati odierni incolpandoli, pur sapendoli innocenti, dei reati di falso ideologico e abuso d’ufficio.

Sportiello avrebbe “fatto uso di tre autorizzazioni false, apparentemente emesse e sottoscritte da Giuseppe Assenso nella qualità di sindaco pro tempore (negli anni precedenti ai fatti oggetto di verifica ndc) e depositate nell’ambito dell’istruttoria relativa a due procedimenti amministrativi”, promossi verso il Comune di Ventotene.

Ad ogni modo, l’udienza preliminare che si sarebbe dovuta svolgere oggi, 17 febbraio, già rinviata tre volte, è stata di nuovo posticipata al prossimo 15 maggio. Il collego difensivo, composto dagli avvocati Perotti, Righi, Archidiacono, Montanelli e Massimo Spagnardi – ha chiesto che prima si celebri l’udienza preliminare per Sportiello, nell’auspicio che il Gip disponga la riunione dei due procedimenti.

Il procedimento penale incardinato davanti al Gup del Tribunale di Cassino Cassino, Domenico Di Croce, è quello che vede coinvolto, nell’indagine dell’ex sostituto procuratore ciociaro, Marina Marra (ora in servizio alla Procura di Latina), l’ex Sindaco di Ventotene, Gerardo Santomauro e altri amministratori dell’isola. Sono nove in tutto gli indagati per cui il Pm Marina Marra (ora a Latina) aveva chiesto il rinvio a giudizio ad aprile 2023.

Indagati, oltreché a Santomauro, gli ex consiglieri di maggioranza Pasquale Bernardo (delega al bilancio), Umberto MatroneLuciano NicolellaErmanno TaliercioAurelio Matrone, e i funzionari comunali Valerio Carlin, dimissionario responsabile dei Lavori Pubblici, Francesco Romagnoli responsabile area Patrimonio e Gestione Risorse per servizi e personale e Antonina Roda responsabile settore finanziario. Abuso d’ufficio, abuso edilizio e falso in atto pubblico sono i reati di cui dovranno rispondere gli indagati per un procedimento partito dall’esposto di Modesto Sportiello, intenzionato a costituirsi parte civile, sebbene oggi, in udienza, è emerso questo aspetto di falsi che sarebbero stato esibito oltre dieci anni fa e che rendono lo stesso Sportiello indagato a sua volta.

A novembre 2023, era stato l’avvocato di quattro degli indagati, l’ex giudice antimafia Antonio Ingroia, a chiedere un rinvio in quanto impossibilitato a partecipare all’udienza preliminare dove si sarebbe dovuto discutere, in primis, la richiesta di parte civile presentata sia dal sunnominato Modesto Sportiello che dal Comune di Ventotene.

Santomauro, che non è più sindaco da febbraio 2022 in seguito alle dimissioni di sei consiglieri comunali, e gli altri indagati, secondo le ipotesi investigative, avrebbero messo un pratica una serie di atti volti ad escludere Sportiello dalla gestione delle attività portuali derivanti dalla concessione. A fronte, peraltro, come esposto da Sportiello, di altri pontili gestiti da persone vicine a organi politici e amministrativi che non sarebbero stati toccati. Tra le accuse di Sportiello, ci sono anche opere edilizie senza autorizzazione che sarebbero riferibili a congiunti dell’ex Sindaco e che non sono state soggette ad alcuna sanzione.

Ora, però, con l’udienza preliminare di Sportiello, tutto è stato rimesso in discussione.

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