Andrea Chiarato, Presidente Commissione Trasparenza e Legalità: “Case di Quartiere, servono regole chiare ed uniformi coinvolgendo tutto il Consiglio Comunale, soltanto così daremo sostanza alla bella idea del Comune come “Casa di vetro” che, in questo caso, rischia di essere soltanto una utopia. “.
“In data odierna si è svolta la commissione Trasparenza avente per oggetto i seguenti punti all’ordine del giorno:
- Analisi gestione e fruizione case di quartiere
- UPPER : approfondimenti
Erano stati invitati il Sindaco Damiano Coletta, assente senza aver inviato alcuna comunicazione agli uffici , la dirigente Mycol Ayuso presente in aula , la dirigente Angelica Vagnozzi ,assente (ha inviato una relazione sul progetto UPPER ), la funzionaria Vittoria Veronese, anche lei assente senza giustificazione nonostante la convocazione fosse stata protocollata a tutti il 24 maggio .
Abbiamo audito in Commissione il Dirigente dei Beni Comuni, Arch. Micol Ayuso, in merito alle cinque “Case di Quartiere” presenti nella nostra città, ripercorrendo la genesi del relativo Patto di Collaborazione Complesso.
Il Consigliere della Lega Alessio Pagliari, presente in Commissione come uditore, ha rilevato che, “allo stato, appare complesso risalire ai gestori di tali Case di Quartiere, non essendoci indicazioni a tal proposito né sul sito del Comune di Latina né all’esterno dei cinque edifici comunali oggetto del Patto di Collaborazione Complesso. In merito alla gestione delle singole “Case” ci giungono notizie che andrebbero verificate dall’amministrazione comunale di subappalti o di somme di danaro eccedenti gli abbonamenti simbolici richiesti a chi intenda iscriversi (10 euro l’anno, 5 per i giovani)”.
L’architetto ci ha elencato gli immobili interessati al progetto: l’ex Casa Cantoniera di Borgo Sabotino, il Centro Polifunzionale di Borgo Piave, l’ex Cinema Enal di Latina Scalo, l’ex Tipografia “Il Gabbiano” e l’ex Scuola di Via Milazzo. Il Patto di Collaborazione Complesso prevede la gestione degli immobili totalmente a carico delle associazioni, ad esclusione delle utenze coperte, per i primi due anni, dal Comune di Latina. La formula è quella del comodato d’uso gratuito, fermo restando che alcune di queste strutture hanno bisogno di opere di ristrutturazione.
Il Consigliere di Latina nel Cuore, Mario Faticoni, ha chiesto al Dirigente la possibilità di esaminare l’iter amministrativo che ha portato alla realizzazione di tali Patti di Collaborazione complessa, analizzandone i punti qualificanti.
Il Consigliere Carnevale ha chiesto , inoltre, se fosse normale che alcuni Patti di Collaborazione Complessa siano stati siglati in piena campagna elettorale, tra settembre e ottobre 2021.
” Per realizzare questi Patti – ha detto il Capogruppo di FDI Matilde Celentano – l’amministrazione Coletta si è rivolta ad una società di Milano, pagata profumatamente, quando avrebbe potuto servirsi dei nostri uffici. Ho seguito personalmente l’iter nella passata consiliatura. Con l’allora Assessore Leggio inaugurammo un percorso condiviso di studio e censimento dei luoghi che meglio si prestavano alle Case di Quartiere. Registriamo che questo metodo condiviso si è perso in questa Consiliatura. Non siamo stati coinvolti nel processo di start up, nelle procedure amministrative che hanno portato alla individuazione delle associazioni candidate alla gestione di quegli spazi”.
La Consigliera di Lbc Floriana Coletta, delegata dal Sindaco ai beni Comuni, ha ricordato come quello delle Case di Quartiere sia un progetto pilota che dovrà essere affinato nel tempo.
In fine ho chiesto al Dirigente quante richieste di patti sia attualmente pervenute all’ufficio e quanto tempo occorrerà perché i richiedenti abbiamo una risposta , l’Architetto Ayuso ha affermato che ad oggi sono cinque le richieste di patti di collaborazione che attendono un responso che solitamente viene dato entro tre mesi”.
Lo dichiara, in una nota, il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Andrea Chiarato.
