Operazione Home Banking: condannato anche in Appello per frode fiscale Raffaele Russo, destinatario degli accertamenti della Guardia di Finanza di Latina
Il giudice dell’udienza preliminare Pierpaolo Bortone aveva condannato, a luglio 2021, col rito abbreviato, il 46enne Raffaele Russo, napoletano trapiantato a Formia ma residente a Latina, coinvolto insieme ad altre due persone – Matteo Riggi, 34enne residente a Terracina, e Marco Di Viccaro, di Latina, 54 anni (entrambi a processo col rito ordinario a Latina) – a luglio 2020 nell’operazione della Guardia di Finanza di Latina denominata Home Banking.
Il 7 luglio 2020, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Latina – coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Latina – avevano disvelato l’esistenza di una collaudata organizzazione criminale, avente la propria “cabina di regia” nel capoluogo pontino, dedita alla sistematica frode fiscale nonché alla commissione di svariati delitti contro la persona (violenza e minaccia), il patrimonio (rapina, estorsione, riciclaggio, autoriciclaggio, ricettazione, trasferimento fraudolento dei valori, bancarotta fraudolenta) e reati di natura tributaria (emissioni di fatture per operazioni inesistenti, occultamento/distruzione di documenti contabili e indebite compensazioni tributarie).
Lo studio dei tre consulenti fiscali si occupava delle cartelle esattoriali notificate ai contribuenti che non riuscivano a pagare; poi, tramite stratagemmi e artifizi contabili, i tre riuscivano per mezzo dell’F24 a ottenere per i clienti una riduzione consistente dei debiti maturati con l’Erario attraverso crediti d’imposta fittizi (citati anche episodi in cui, con spregiudicatezza, venivano distrutti o comunque occultati documenti di clienti per impedire, al momento di eventuali controlli, di ricostruire il volume di affari e i redditi della ditta).
Ora, anche la Corte d’Appello ha confermato la stessa pena inflitta a Russo dal Tribunale di Latina: sei anni di reclusione.