HOME BANKING, FRODE FISCALE: 6 ANNI DI RECLUSIONE

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Operazione Home Banking: è stato condannato in primo grado per frode fiscale Raffaele Russo, destinatario degli accertamenti della Guardia di Finanza di Latina

Il giudice Pierpaolo Bortone ha condannato il 45enne Raffaele Russo, napoletano trapiantato a Formia ma residente a Latina, coinvolto insieme ad altre due persone – Matteo Riggi, 34enne residente a Terracina, e Marco Di Viccaro, di Latina, 54 anni – lo scorso luglio nell’operazione della Guardia di Finanza di Latina denominata Home Banking.

Il 7 luglio 2020, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Latina – coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Latina – avevano disvelato l’esistenza di una collaudata organizzazione criminale, avente la propria “cabina di regia” nel capoluogo pontino, dedita alla sistematica frode fiscale nonché alla commissione di svariati delitti contro la persona (violenza e minaccia), il patrimonio (rapina, estorsione, riciclaggio, autoriciclaggio, ricettazione, trasferimento fraudolento dei valori, bancarotta fraudolenta) e reati di natura tributaria (emissioni di fatture per operazioni inesistenti, occultamento/distruzione di documenti contabili e indebite compensazioni tributarie).

Lo studio dei tre consulenti fiscali si occupava delle cartelle esattoriali notificate ai contribuenti che non riuscivano a pagare; poi, tramite stratagemmi e artifizi contabili, i tre riuscivano per mezzo dell’F24 a ottenere per i clienti una riduzione consistente dei debiti maturati con l’Erario attraverso crediti d’imposta fittizi (citati anche episodi in cui, con spregiudicatezza, venivano distrutti o comunque occultati documenti di clienti per impedire, al momento di eventuali controlli, di ricostruire il volume di affari e i redditi della ditta).

Ieri, il giudice del Tribunale di Latina Bortone ha condannato Russo a sei anni di reclusione a fronte della richiesta del sostituto procuratore che aveva fissato la sua pena a otto anni.

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