APRILIA, IL PROGETTO GREEN DI “TUTELIAMO”: RIUSIAMO E RIDUCIAMO

Riusiamo e Riduciamo, l’associazione Tuteliamo Aps di Aprilia inoltre a Sindaco e Giunta la sua proposta green

LA NOTA – Il concetto di economia circolare risponde al desiderio di crescita sostenibile, nel quadro della pressione crescente a cui produzione e consumi sottopongono le risorse mondiali e l’ambiente. Finora l’economia ha funzionato con un modello “produzione-consumo- smaltimento”, modello lineare dove ogni prodotto è inesorabilmente destinato ad arrivare a“fine vita”.

La transizione verso un’economia circolare sposta l’attenzione sul riutilizzare, aggiustare, rinnovare e riciclare i materiali e i prodotti esistenti. Quel che normalmente si considerava come “rifiuto” può essere trasformato in una risorsa.
La Casa del Riuso è uno spazio in cui lasciare o prendere oggetti già utilizzati ma ancora nella possibilità di essere funzionanti, dove gli oggetti destinati ad essere buttati via vengono restituiti a nuova vita. E’ la filosofia delle 4R: Riduci, Ripristina, Riutilizza, Ricicla.

È un servizio gestito volontariamente da cittadini e associazioni i quali si impegnano a renderlo attivo, efficace e ricco di iniziative e da un eventuale addetto scelto.
La Casa del Riuso è anche un centro di educazione ambientale. Uno spazio che accoglie laboratori per bambini e ragazzi dove conoscere e mettere in pratica buone azioni per l’ambiente e per l’uomo, dove imparare ad aver cura dell’unico pianeta in cui possiamo abitare. I laboratori sono aperti a tutti e dedicati eventualmente anche a gruppi di classe delle scuole e ai bambini che desiderano partecipare alle attività educative che la casa del riuso propone durante l’anno.

L’obiettivo è quello di promuovere un uso più prolungato dei beni. Si rimettono in circolo le cose che non si utilizzano più con la certezza che a qualcun altro possa servire ancora. Un meccanismo che ha una ricaduta immediata: allungare la vita degli oggetti e apprendere l’arte del recuperare.

In diverse città i centri comunali di raccolta dotati di Centri del Riuso sono diventati anche luogo di aggregazione per gruppi di volontari che li gestiscono in convenzione con il comune. I Centri di Riuso stanno diventando, in molte realtà, quindi degli importanti presidi sociali in grado di consentire, oltre al riuso di beni di buona e media qualità, che in questo modo vengono sottratti al servizio di raccolta, anche momenti e spazi di aggregazione ed integrazione sociale. I Centri sono in molti casi gestiti da associazioni di volontariato locale donando tempo, impegno, formazione e conoscenza.

Cosa significa RIUSO?

Riusare significa usare nuovamente un oggetto o un materiale per il proprio scopo originale o per scopi simili, senza alterare la sua forma fisica.
Si raccolgono, si espongono e si offrono materiali usati, rimanenze della produzione industriale ed artigianale. L’utenza: (persone singole, scuole, cooperative sociali, associazioni e ogni tipo di ente), possono prelevare e usufruire del materiale esposto nel magazzino- emporio per le proprie attività, non a fini di lucro, e ridare quindi nuova vita, attraverso un riutilizzo creativo, ad oggetti apparentemente senza valore.

Nei Centri del Riuso possono essere conferiti i beni di consumo ancora in buono stato di conservazione, anche da un punto di vista igienico e funzionanti, che possono essere efficacemente ri-utilizzati per gli usi, gli scopi e le finalità originarie.

Perché?

Per ridurre i rifiuti conferiti alla discarica e contenere il consumo di materia prima. Ridurre i rifiuti significa ridurre i costi e generare risparmi economici, ambientali e sanitari. Quindi lo scopo del progetto è chiaro: ridurre la produzione di rifiuti destinati all’isola ecologica. Non secondario, il fine sociale: aiutare le fasce più deboli ad accedere a beni diversamente irraggiungibili.

Quindi, finalità e scopo del Centro è la raccolta di oggetti e materiali suscettibili ancora di riuso per:

  • ●  ridurre la produzione di rifiuti da inviare a trattamento o smaltimento;
  • ●  favorire il riuso di materiali ed oggetti ancora utilizzabili prolungando il ciclo di vita;
  • ●  insegnare ai giovani e non solo a riparare e non gettare gli oggetti in buono stato;
  • ●  creare una struttura di sostegno per fasce sensibili della popolazione, rendendo disponibili beni usati ancora in condizioni di essere efficacemente utilizzati per gli scopi e le finalità originari;
  • ●  favorire una sinergia tra i centri del riuso ed i centri di raccolta dei rifiuti urbani ed assimilati. Dall’attività del centro non può derivare alcun lucro, né alcun vantaggio diretto o indiretto per attività di privati svolte con fini di lucro. OFFICINE DEL RIUSO All’interno della casa ci sarà uno spazio ampio dove poter avviare corsi di formazione per favorire lo sviluppo di nuove competenze e condivisione della conoscenza.
    Ciclofficine, Sartorie, riparazione di elettrodomestici e di rilegatoria di libri antichi, repair café(incontro in cui le persone riparano dispositivi elettrici, meccanici e domestici, computer, biciclette, vestiti e altri oggetti, organizzati per i residenti locali. I bar di riparazione sono tenuti in una posizione fissa in cui sono disponibili strumenti e dove possono riparare i loro beni rotti con l’aiuto di volontari). Riparazione mobilio, ecocatering, sulla raccolta differenziata etc. . Sono solo alcune delle attività del progetto “OFFICINE DEL RIUSO”, per avviare piccole comunità circolari.
    Luoghi fisici in cui scambiare competenze green. Spazi in cui sviluppare vere e proprie “filiere ecosostenibili”, non solo per ridurre i rifiuti e incentivare il riuso, ma anche per favorire lo sviluppo di nuove competenze. La formazione sarà rivolta a giovani e a persone che vivono in condizioni di marginalità: dai migranti agli anziani, passando per le persone con fragilità relazionale, disoccupati che non sono occupati né inseriti in un percorso di istruzione o formazione. Crediamo che l’economia circolare, pensata in un’ottica civile, possa essere un modo per includere le persone in difficoltà.
  • Il progetto nasce quindi per promuovere l’economia circolare e connetterla alle istanze sociali. Alle classiche “quattro R” (ridurre, riparare, riusare e riciclare) dell’economia circolare se ne aggiungono altre quattro, che stanno per rigenerare (spazi e persone), ripensare (i rifiuti e le fragilità come risorsa), riabilitare (le marginalità), e ripartire (dal lavoro e dalla cittadinanza attiva).

Costi della promozione delle iniziative di cui sopra: come opera di coinvolgimento per gli enti locali, nell’azione di cui sopra, (ogni anno la Regione intende finanziare la realizzazione dei Centri del Riuso).
A tal fine sono indette procedure ad evidenza pubblica per stimolare la partecipazione degli enti locali per l’accesso ai fondi da impiegare per promuovere e agevolare la diffusione dei centri del riuso.

Il nostro come associazione (Tuteliamo) di Aprilia vuole essere un invito agli amministratori comunali e a chi di competenza, di avviare tutte le procedure necessarie per rendere progetti del genere , possibili. Un centro del Riuso ad Aprilia come in altre città sarebbe una vittoria per tutti i cittadini. Ci rendiamo disponibili laddove ci fosse un interesse ad approfondire. Ridurre la produzione di rifiuti da inviare a trattamento o smaltimento e favorire quindi il riuso di materiali ed oggetti ancora utilizzabili prolungando il ciclo di vita e sviluppare vere e proprie filiere ecosostenibili pensiamo sia la strada giusta da percorrere.

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