Beni confiscati alle mafie: il Comune di Fondi si aggiudica anche le risorse per ristrutturarli. La Regione Lazio finanzia due progetti. Il sindaco: “Una gestione virtuosa che ci ha portato ad una doppio finanziamento, uno diretto e uno indiretto”
Contributi per il recupero e la ristrutturazione di beni confiscati alle mafie: due progetti di Fondi si aggiudicano altrettanti contributi da 70mila e 44.396 euro.
Il primo stanziamento riguarda un immobile in via Cavour, concesso dalla Regione Lazio su richiesta del Comune di Fondi, per ristrutturare locali nei quali sorgerà un centro di prima accoglienza per donne e minori vittima di violenza. Il secondo finanziamento è stato invece assegnato ad una realtà sportiva, la Asd Handball Club Fondi, che si era precedentemente aggiudicata una struttura sottratta alla criminalità partecipando ad un avviso pubblico bandito sempre dal Comune di Fondi.
“Queste risorse – ha spiegato la Regione in una nota – aiuteranno le amministrazioni comunali a trasformare i luoghi sottratti alla criminalità in presìdi attivi contro le mafie e in progetti di cittadinanza attiva”.
Non poteva farsi scappare questa preziosa opportunità il Comune di Fondi che, partecipando al bando, si è aggiudicato l’importante somma di 70mila euro.
“Si tratta di un risultato straordinario per il nostro territorio – commenta il sindaco di Fondi Beniamino Maschietto – che ha ottenuto, con una gestione virtuosa dei beni confiscati alla malavita organizzata, un finanziamento diretto e uno indiretto: oltre al bene sottratto alle mafie e affidato al Comune, dunque, anche le somme per ristrutturarlo. Ad accrescere la valenza di questo processo virtuoso il fatto che nei locali in questione sorgerà un centro di prima accoglienza per donne e minori vittime di violenza. Un sentito ringraziamento per il lavoro svolto va al quarto settore, guidato dall’assessore Claudio Spagnardi e dal dirigente Bonaventura Pianese, per la meticolosa ed oculata gestione dei beni. Si tratta, in definitiva, di una doppia vittoria, frutto delle modalità con cui stiamo gestendo i beni confiscati alle mafie. L’attenzione che stiamo riservando al settore ci sta infatti portando ad avere dei beni vivi e sottratti quindi, oltre che alla malavita, anche al processo di decadimento che subirebbero se non fossero adeguatamente gestiti. A tal proposito voglio ringraziare ancora una volta il Prefetto di Latina, sua eccellenza Maurizio Falco, non solo per la grande disponibilità, ma anche per l’attenzione al tema che abbiamo affrontato insieme anche nel corso del convegno promosso in occasione dell’anniversario della Strage di Capaci”.
Una volta ristrutturato l’immobile, il testimone passerà al settore servizi sociali che dovrà stabilire le modalità di gestione dello stesso con l’assessore Sonia Notarberardino e le presidenti delle commissioni competenti Daniela De Bonis e Mariapalma di Trocchio già al lavoro sul tema.