Luciano Iannotta: dissequestrato la società di calcio del Terracina, la decisione è stata presa dal Tribunale di Roma
Sia su richiesta dell’amministratore giudiziario dell’ex patrimonio di Iannotta (si tratta di un commercialista con lunga esperienza in beni confiscati) che su parere favorevole di Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, il Terracina Calcio è stato dissequestrato per decisione del Tribunale di Roma. La società era una delle 39 rientranti nel maxi sequestro eseguito a febbraio scorso, per un valore di 50 milioni di euro, a carico dell’imprenditore di Sonnino, Luciano Iannotta.
Il sequestro era stato eseguito dal Servizio Centrale Anticrimine e dalla Divisione Anticrimine di Latina su provvedimento finalizzato alla confisca emesso dal Tribunale – Sezione Misure di Prevenzione di Roma – tramite i giudici Della Casa, Ciriaco e Fattori, su proposta del Procuratore del Distretto e del Questore di Latina.
Il Presidente della Polisportiva Terracina Calcio è, al momento, il fratello dell’imprenditore sotto processo nel procedimento “Dirty Glass”, Filippo Iannotta. Il che ha convinto i giudici del Tribunale di Roma e la DDA stessa a fugare i dubbi di vicinanza a consorterie mafiose. Nel processo “Dirty Glass”, la DDA contesta a Luciano Iannotta, difeso dall’avvocato Mario Antinucci, numerosi contatti e interessenze con personaggi inseriti in ambienti criminali anche di natura camorristica e mafiosa.
“È stato l’Amministratore giudiziario nominato dal Giudice delegato del Tribunale di Roma a chiedere nell’aprile 2022 il dissequestro della Polisportiva Terracina Calcio attinta dal sequestro di prevenzione patrimoniale che in data 8 febbraio 2022 aveva coinvolto oltre quaranta società riconducibili, secondo la proposta di prevenzione, all’imprenditore Luciano Iannotta, operatore economico di riferimento della storica Famiglia Iannotta che da oltre quattro generazioni è attiva nel mercato della grande industria in Italia ed all’estero. In data 9 giugno 2022 il Tribunale ha notificato il dissequestro al giovane imprenditore Filippo Iannotta, fratello minore di Luciano, nella qualità di Presidente della Polisportiva Terracina Calcio, al quale sono state di fatto restituite “le chiavi di casa” della storica società sportiva che fino al febbraio 2022 aveva all’attivo un indotto di oltre 140 professionisti sportivi, dei quali 80 atleti tra calciatori dilettanti e settore giovanile regolarmente tesserati al CONI/FGIC”. A dichiararlo l’avvocato Mario Antinucci.
L’esempio virtuoso dei campioni del Terracina Calcio protagonisti del campionato Eccellenza Lazio definito dal Coni di “preminente interesse nazionale” – conclude l’avvocato Mario Antinucci – ha dimostrato che pur in costanza di sequestro di prevenzione del Tribunale di Roma la squadra è rimasta in prima serie, senza subire retrocessioni nel campionato 2022, in un contesto umano e sociale caratterizzato da una violentissima gogna mediatica-giudiziaria che ha colpito e seguita a colpire illegalmente tutta la Famiglia Iannotta”.