Arresti a Terracina: la Corte di Cassazione ha accolto il ricorso presentato dalla difesa dell’imprenditore delle giostre Emiliano Suffer
L’indagine di Guardia Costiera e Carabinieri di Terracina, coordinati dalla Procura di Latina, come noto, ha avuto origine da un approfondimento investigativo pertinente l’affidamento in gestione di una vasta area del porto di Terracina, che, da oltre un ventennio, veniva utilizzata nel periodo estivo, in via esclusiva, per l’installazione del famoso “Luna park Suffer”. L’ordinanza era stata eseguita venerdì 14 gennaio neri riguardi dell’ex vice-sindaco Pierpaolo Marcuzzi e dell’imprenditore Emiliano Suffer: entrambi agli arresti domiciliari.
Contestati a Suffer i reati di tentata di estorsione e di istigazione alla corruzione commessi rispettivamente ai danni di un dirigente comunale e del Comandante della Guardia Costiera di Terracina. A inizio febbraio, Suffer, nella sua difesa presentata al Tribunale del Riesame di Roma, aveva spiegato la sua versione, ossia che la sua attività imprenditoriale ha potuto svolgersi regolarmente, avendo tutte le autorizzazioni a posto. La sua difesa, rappresentata dall’avvocato Lucio Teson, aveva prodotto le autorizzazioni degli ultimi tre anni per l’area del Porto. Inoltre, l’imprenditore aveva sostenuto che l’offerta dei 34 biglietti all’ex Comandate della Guardia Costiera di Terracina Emilia Denaro era solo una questione di consuetudine e non un tentativo di corromperla per non avere grane con le autorizzazioni delle giostre. Il Riesame annullò l’ordinanza in merito a questo episodio (istigazione alla corruzione), lasciando intatta la tentata estorsione e, soprattutto, gli arresti domiciliari per Suffer.
La Procura di Latina ha impugnato la decisione del Riesame trovando però, per Suffer, il no degli Ermenllini che hanno giudicato inammissibile il ricorso. Ora, la stessa Corte di Cassazione, nonostante il Procuratore Generale avesse proposto di accogliere il nuovo ricorso della difesa e rinviarlo per un nuovo giudizio al Riesame, ha deciso di revocare in toto (estorsione e istigazione alla corruzione) l’ordinanza per l’imprenditore delle giostre. Emiliano Suffer, quindi, torna libero e non è più ristretto ai domiciliari. L’imprenditore, ad ogni modo, è stato già rinviato a giudizio per un episodio di minacce alla Guardia Costiera.
Per quanto riguarda Marcuzzi, è atteso a breve il verdetto della Cassazione. L’ex vice sindaco, difeso dagli avvocati Mastrobattista e Agresti, ha impugnato la pronuncia del Riesame e chiede l’annullamento dell’ordinanza che lo ha sottoposto agli arresti domiciliari. La scorsa settimana, la Corte di Cassazione ha accolto il ricorso della Procura annullando l’ordinanza del Riesame che aveva lasciato in capo a Marcuzzi “solo” due imputazioni, il falso ideologico in atto pubblico e la tentata truffa aggravata, ricomprendendo per un nuovo giudizio al medesimo Riesame la turbativa d’asta.
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