IL GAP TECNICO AL COMUNE DI LATINA: IL DIRIGENTE CHIEDE DI SVOLGERE LE SEDUTE IN PRESENZA

Consiglio Comunale di Latina riunito tramite la piattaforma Zoom
Consiglio Comunale di Latina riunito tramite la piattaforma Zoom

Commissioni consiliari a Latina: ancora problemi per lo svolgimento, stavolta la resa è sulla tecnologia

È con una nota inviata ai Presidenti di Commissione, al Presidente del Consiglio Comunale Raimondo Tiero, nonché al Sindaco Damiano Coletta, che il Dirigente del Servizio “Innovazione e Servizi Digitali” del Comune di Latina, Boris Marzilli, ammette, in sostanza, un gap di tecnologia e “know how” dell’Ente di Piazza del Popolo in merito ai collegamenti non in presenza.

Dopo mesi di polemiche su come svolgere le commissioni consiliari a Latina – un unicum se si paragona il comune del capoluogo con gli altri enti della provincia pontina – se in presenza o video-collegamento, complice la perdurante pandemia, o nella cosiddetta modalità mista (alcuni consiglieri in presenza, altri collegata da casa o dall’ufficio), ora è il Dirigente competente per materie digitali ad avvertire tutti: non abbiamo le maestranze adatte né siamo al passo con la tecnologia per i collegamenti audio-video delle commissioni. Tradotto: meglio se le commissioni e le sedute consiliari si fanno in presenza.

Una responsabilità, naturalmente, che non può essere in capo al Dirigente il quale si limita a fotografare una situazione non proprio degna del comune capoluogo di provincia.

Le sale comunali a disposizione per le riunioni delle Commissioni sono tre: la sala Consiliare, la sala Calicchia e la sala De Pasquale. Tuttavia – sottolinea il Dirigente Marzilli – di queste sale le due più grandi, ovvero la sala Consiliare e la sala De Pasquale, dispongono di impianti di riproduzione audio e video il cui utilizzo non è alla portata del personale di segreteria delle Commissioni. Il motivo? Il personale ha un profilo amministrativo e non da tecnici audio-video.

Ad esempio – continua Marzilli – la sala Consiliare, in particolare, è attrezzata con un impianto di recente installazione che consente il funzionamento delle Sedute Consiliari sia in modalità mista, sia in presenza, incluso il voto, anche segreto, ma il cui utilizzo è particolarmente delicato, e deve essere effettuato da un tecnico esperto. Purtroppo il personale addetto da regolamento, come detto, ha un profilo amministrativo e non tecnico.

“Naturalmente – scrive Marzilli nella sua nota – il servizio Innovazione e Serv. Digitali è, come sempre, a disposizione, al meglio delle proprie possibilità, per supportare Consiglio e Commissioni Consiliari ogni volta che sarà necessario, ma vi prego di voler prendere atto del fatto che non si dispone di sufficiente personale tecnico per poter garantire, in via ordinaria, a tutte le riunioni delle Commissioni l’utilizzo degli impianti audio e video della sala De Pasquale ed, ancor meno, della sala Consiliare, per il quale impianto si dispone, al momento, di un unico tecnico di adeguata preparazione“.

Marzilli, in qualità di dirigente anche del Servizio Relazioni Istituzionali, sta valutando la possibilità di assumere due tecnici audio-video, tuttavia non potrà farlo fino a che non venga approvato il bilancio dell’Ente. Al momento, infatti, le risorse economiche scarseggiano.

Alla fine della nota, Marzilli chiede ai Presidenti di Commissione “di voler limitare l’utilizzo della Sala Consiliare e della sala De Pasquale alle sole riunioni in presenza (in cui non sia necessario l’utilizzo dell’impianto audio e video), ed alle riunioni in modalità mista delle sole commissioni convocate in forma congiunta, quando il numero previsto di commissari partecipanti in presenza dovesse superare le 15 unità. In ogni altra circostanza – conclude – il supporto da parte del Servizio Innovazione e Servizi Digitali non potrà essere garantito, e si dovrà far conto sulle sole risorse utilizzabili dal personale di segreteria”. Vale a dire un unico laptop (computer) in sala Calicchia.

Con buona pace della smart city.

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