ECCIDIO DI SAN SILVIANO: LA COMMEMORAZIONE DELL’ANPI A TERRACINA

Eccidio di San Silviano 7 aprile 1944: la commemorazione dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia di Terracina

“Abbiamo accolto con entusiasmo l’adesione da parte dell’Amministrazione alla nostra proposta di rendere istituzionale e partecipata la commemorazione dell’Eccidio di San Silviano, testimonianza del periodo più buio del nostro paese. Le uccisioni e le stragi avvenute ad opera di nazisti e fascisti ci ricordano ogni giorno quanto è stato enorme il prezzo della Libertà”.

“Lo hanno pagato a Terracina e a Borgo Montenero le nostre vittime innocenti, così come lo ha pagato chi è morto combattendo contro la dittatura e l’occupazione.
Che siano 4 o 100 le vittime nulla cambia; la sofferenza e la disumanità di questi avvenimenti ci fa comprendere la ferocia dell’occupante e lo spessore materiale e morale di un regime nemico dei suoi stessi concittadini”.

“Noi di Anpi continuiamo il lavoro di riscoperta del nostro passato e ci impegniamo quotidianamente nella costruzione di una narrazione storica che tenga chiari e presenti gli avvenimenti fino ad ora “sotterrati” e i personaggi che nella nostra città con coraggio si sono opposti al nazifascismo.
Terracina deve ancora fare i conti con il proprio passato e comprendere chiaramente ciò che è stato bene e ciò che non lo è stato”.

“Lo dobbiamo ai ragazzi e alle ragazze che si stanno formando nelle nostre scuole, affinché partecipino attivamente a questa riscoperta e ne portino avanti la narrazione. Noi facciamo la nostra parte: cerchiamo insieme a loro negli archivi storici le vicende dei personaggi che si sono opposti al fascismo e all’occupazione, leggiamo insieme a loro la Costituzione e cerchiamo di capire insieme perché è così, cosa c’era prima e che cosa si è voluto raggiungere.
Chiediamo la loro opinione e costruiamo insieme delle nuove proposte di cittadinanza attiva. C’è tanto da fare, anche in memoria delle nostre vittime! Una giusta commemorazione è un atto dovuto. Quando passate di là lasciate un fiore!”.

Lo scrive, in una nota, l’Anpi di Terracina.

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