Spari a Scauri: arrestato dai Carabinieri per tentato omicidio il pregiudicato campano, Ciro Milo è stato interrogato
Ciro Milo, il pregiudicato di Mondragone arrestato il 29 marzo dai Carabinieri della Compagnia di Formia per i colpi di arma da fuoco sparati contro tre fratelli di Minturno che gli chiedevano l’affitto di casa, è stato interrogato dal Giudice per le indagini preliminari di Cassino Alessandra Casinelli.
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Il 31enne ha risposto in merito ai sette colpi d’arma da fuoco che hanno raggiunto l’auto dei tre fratelli, sostenendo di aver trovato la pistola con cui ha sparato nel giardino un paio di giorni prima. Sulla vicenda, dopo i rilevamenti e gli accertamenti del caso, ha aperto un fascicolo il sostituto procuratore Chiara D’Orefice della Procura di Cassino. Il 32enne, che sta scontando a Scauri i domiciliari per una condanna di spaccio di sostanze stupefacenti, in una casa in cui vive insieme ai genitori, è assistito dall’avvocato Nello Sgambato e ha spiegato al Gip Casinelli che ha fatto fuoco per difendersi dall’atteggiamento aggressivo dei tre fratelli di Minturno desiderosi di ottenere l’affitto di casa.
I tre fratelli, secondo la ricostruzione fornita da Milo, avrebbero anche avuto un atteggiamento violento nei confronti del padre prendendo per un braccio al fine di ottenere l’affitto. Sentendosi minacciato e per proteggere il genitore, Milo avrebbe fatto fuoco verso la vettura dei tre fratelli, in quel momento fuori dall’abitacolo, non con l’intenzione di uccidere ma solo per indurli ad andare via da casa.
Alla fine dell’interrogatorio, Il Gip Casinelli ha confermato il carcere per Milo ma non ha convalidato l’arresto non essendosi realizzata la flagranza di reato.