ELEZIONI LATINA, CONTEGGIO SCHEDE FINITO TRA ANOMALIE E IRREGOLARITÀ

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Prefettura di Latina

Elezioni a Latina: è terminato il conteggio delle schede ordinato dal Tar di Latina dopo il ricorso accolto a febbraio 2022

Non si preannuncia come un verbale di prassi quello che sarà stato scritto dopo la fine della verifica delle schede elettorali, nelle 33 sezioni indicate dal Tar di Latina. Il cosiddetto riconteggio è iniziato lo scorso 23 marzo ed è finito con due giorni di anticipo sulla tabella di marcia che fissava la fine a mercoledì 30 marzo.

Come noto il ricorso depositato al Tar di Latina da un cittadino elettore e dagli ex candidati di Latina nel Cuore (a sostegno di Vincenzo Zaccheo Sindaco alle elezioni amministrative) Giovanni Monterubbiano, Alessandro Rossi ed Emilio Cerci, lo scorso novembre, era finalizzato a chiedere l’annullamento del verbale di proclamazione degli eletti scaturiti dall’esito delle elezioni, datate 3 e 4 ottobre 2021, per comporre il nuovo Consiglio Comunale del capoluogo di provincia e di conseguenza il turno di ballottaggio avvenuto due settimane dopo che aveva proclamato la vittoria del Sindaco Damiano Coletta.

A inizio mese di febbraio, all’esito della discussione, i giudici del Tar – Presidente Antonio Vinciguerra ed Estensore Roberto Bucchi – avevano ritenuto ammissibile il ricorso ventilando forti dubbi sulla vicenda elettorale e stabilendo che, ad essere verificate dalla Prefettura di Latina, sarebbero stati i verbali di 33 sezioni e delle rispettive schede elettorali.

In particolare, entro l’11 aprile 2022, – avevano disposto nell’ordinanza di ammissibilità del ricorso – doveva essere verificata la corrispondenza tra le schede autenticate, quelle utilizzate per il voto e quelle utilizzate nelle sezioni 7, 13, 20, 24, 40, 41, 51, 56, 60, 64, 68, 69, 73, 75, 76, 81, 83, 84, 85, 86, 91, 92, 94, 95, 98, 103, 106, 107, 109, 110, 113 e 114; il numero delle schede autenticate nelle sezioni 20 e 40; il numero delle schede effettivamente annullate nella sezione 69; il numero verbalizzato delle schede annullate nella medesima sezione 69. Una verifica che ha precorso i tempi per più di una decina di giorni.

Lo scorso 23 marzo, iniziate le verifiche da parte della Prefettura, alla presenza, in contraddittorio, degli avvocati delle parti – da un lato gli avvocati Toni De Simone e Biagio Coppa per i ricorrenti, dall’altra gli avvocati del Comune di Latina Francesco Cavalcanti e Anna Egeo – risultarono sin da subito le prime irregolarità. Dai primi conteggi, infatti, la sezione 7 e la sezione 13 erano risultate regolari, mentre alla sezione 20 sarebbero emerse le prime non corrispondenze tra il numero delle schede e il numero delle schede votate. In altre due sezioni, invece, non sarebbe stato certificato il numero delle schede impiegate e non c’era la firma sulle schede.

A conclusione delle operazioni di spoglio, che il verbale metterà per iscritto, ci sarebbero irregolarità veniali o meno in 20 sezioni. Tuttavia, in circa sette sezioni, non si tratterebbe solo di negligenze ma, forse, di qualcosa di più. In queste sette sezioni sarebbero state trovate le cosiddette schede ballerine: una modalità che se confermata oltreché ad essere grave, presenterebbe profili che potrebbero essere valutati non solo dall’autorità amministrativa. Si tratta di schede, quelle ballerine, che confermerebbero che in alcuni seggi di sezione vi sarebbero stati più schede votate di quelle che permesse dal numero degli elettori aventi diritti.

Tra le altre irregolarità, ci sarebbero, ad esempio, voti con schede non vidimate oppure non corrispondenza nei numeri tra le schede fornite dal Ministero dell’Interno e quelle effettivamente registrate. In sostanza, molti sono i verbali trovati con omissioni provocate, alla meglio, da negligenza e faciloneria. In più di un caso i verbali non sono stati compilati integralmente ma, alla prova del conteggio i buchi dei verbali sono colmati dai numeri che tornano. Ci sono 800 schede timbrate (numero preso come esempio), poi tra schede utilizzate e avanzate ce ne sono 798 o 802: ossia due in più o due in meno. Un errore che può essere ancora ascritto nel mondo del veniale.

Tuttavia, c‘è almeno una sezione dove dal verbale risultano timbrate 400 schede e poi effettivamente quelle utilizzate sono state 100 in più, oltreché a quelle avanzate. La sezione dovrebbe essere la 95 e, qui, la irregolarità sarebbe dunque evidente.

Gli esiti del conteggio, ad ogni modo, dovranno essere esposti in una relazione da depositare al Tar entro il 29 aprile 2022 sulla base del verbale in possesso degli avvocati di parte (ricorrenti Latina nel Cuore e Comune di Latina), tra cui anche i legali di Antimo De Biasio e Nazzareno Ranaldi. Di Biasio, come noto, è quel candidato consigliere comunale nella lista “Per Latina 2032” che era arrivato al terzo posto nella lista di appartenenza, dietro all’ex Presidente del Consiglio comunale Massimiliano Colazingari e all’attuale assessore Simona Lepori. Un piazzamento che non gli era valso l’ingresso in Consiglio comunale ma che, all’indomani dell’accettazione dell’incarico di assessore da parte di Simona Lepori, era risultato utile per scalare al suo posto come consigliere comunale (un assessore non può ricoprire anche la carica di consigliere comunale). Il problema sorse quando dagli uffici comunali Di Biasio aveva capito che i suoi 246 voti si erano ridotti a 237, spostandolo al quarto posto, dopo Nazzareno Ranaldi, attualmente in consiglio comunale al suo posto. Il riconteggio ordinato al Tar per questo caso si terrà in Prefettura lunedì 4 aprile.

Ad ogni modo, è quasi certo che nelle sezioni in cui saranno ravvisate irregolarità, come alla sezione 20 o 95, gli elettori dovranno rivotare. Per l’udienza decisiva, dopo la quale si conoscerà l’esito del ricorso e la possibile nuova votazione nelle sezioni dove si sono registrate irregolarità, ci vuole tempo. Fissata il 7 luglio 2022.

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