DOPO STRISCIA LA NOTIZIA AL GORETTI DI LATINA, BORDATE DELL’ASL CONTRO I POLITICI

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Jimmy Ghione e il Direttore dell'Asl Latina Giorgio Casati

Durante il seminario tenutosi ieri presso il Teatro comunale “Luigi Pistilli” di Cori sulla trasparenza della Pubblica Amministrazione in materia sanitaria, organizzato dal Comitato civico e dall’associazione Polygonal, è stato l’intervento del Direttore del Distretto sociosanitario ASL LT 1 ad accendere il dibattito.
Belardino Rossi, rispondendo agli attacchi della platea e alle critiche piovute in questi giorni nei social a seguito del servizio di “Striscia la Notizia” (vedi video) sul DEA del Goretti trasmesso venerdì scorso nei confronti dell’Azienda, ha demandato ogni responsabilità alla classe politica regionale.

I DIRIGENTI ASL FANNO CIÒ CHE SI DECIDE A ROMA

Rossi definisce inaccettabili gli attacchi personali diretti dai media locali al Direttore generale Giorgio Casati così come quelli rivolti alla propria persona durante l’incontro. Piuttosto il responsabile sanitario del Nord Pontino (Aprilia, Cisterna, Cori e Rocca Massima) individua nei consiglieri regionali pontini i maggiori colpevoli. L’ex direttore sanitario dell’Azienda senza far esplicita menzione del consigliere di maggioranza Salvatore La Penna (PD), del Presidente della Commissione Sanità Giuseppe Simeone (FI), della terracinese Gaia Pernarella (M5S) e del latinense della Lega Orlando Angelo Tripodi, ritiene come spetti a questi ultimi far valere il peso della Provincia di Latina in Regione.

Belardino Rossi

LA CENERENTOLA DELLA REGIONE

Belardino Rossi
Il Direttore del Distretto sociosanitario ASL LT 1 (Aprilia, Cisterna, Cori e Rocca Massima), dott. Belardino Rossi. Già Direttore sanitario dell’Azienda (foto da studio93.it)

Rossi spiega come Casati abbia già posto all’attenzione delle Istituzioni regionali la carenza di posti letto al DEA dell’Ospedale di Latina come in tutta la Provincia. Al tempo stesso il Direttore generale – sempre secondo il Direttore ASL LT 1 – ha fatto presente a Zingaretti e D’Amato come la quota pro-capite di finanziamenti nell’ area pontina sia largamente inferiore a quella delle altre Provincie. Tuttavia se le segnalazioni dell’Azienda sono rimaste inascoltate da Roma, alla Direzione generale non rimane altro che operare nel quadro delle direttive provenienti dall’alto e coi mezzi a disposizione.

PREVENZIONE PER DECONGESTIONARE I DEA

Per l’ASL al momento l’unica via per far fronte all’emergenza degli acuti è rafforzare la prevenzione e l’assistenza sul territorio. Contestualmente a una maggiore responsabilizzazione dei Medici di Medicina Generale e dei pazienti stessi, l’attivazione di Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali per diabetici, cardiopatici e malati affetti da Broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) potrà allentare la forte pressione sui Pronto Soccorso.

MAI PIÙ UN OSPEDALE PER OGNI CAMPANILE. 

Per quanto riguarda le strutture ospedaliere atte al ricovero dei pazienti Rossi ritiene che esse debbano concentrarsi nei medi e grandi della Provincia con personale, tecnologie e numero di posti letto adeguati. Considera del resto anacronistica un’organizzazione sanitaria basata su piccoli ospedali per ogni piccolo comune: “Nessuno oggi si terrebbe in casa un televisore in bianco e nero”.

Una delle fasi più concitate dell’incontro avvenuto al Teatro comunale di Cori.

2019: L’ANNO DI TRANSIZIONE DEI PPI

Quanto ai Punti di Primo Intervento (PPI) il medico legale un tempo infermiere professionale al Pronto Soccorso del Goretti ha sottolineato come il Direttore generale non abbia mai espresso la volontà di chiuderli. Semmai sono le linee guida nazionali e la normativa regionale a imporre una trasformazione. Rossi aggiunge come l’Azienda si sia presa un anno sabbatico per riflettere e adottare le giuste decisioni.

DECISIONI BASATE SU DATI E CONFRONTI COI 7 SINDACI

I dati raccolti mediante il GIPSE, il Sistema di Gestione Informativa dei Pronto Soccorso presente in ogni struttura d’emergenza/urgenza del nostro Paese e installato solo lo scorso novembre in ognuno dei sette presidi pontini, saranno oggetto di periodici confronti tra i rappresentanti dell’ASL e dei sette Sindaci. Il prossimo incontro è previsto per il 31 marzo. La decisione se tenere operativi i futuri PPI  anche di notte sarà la conseguenza di quanto emergerà dall’interlocuzione tra le parti durante il corso dell’anno.

TROPPO INDIETRO SULLA TRASPARENZA

Rossi ha dichiarato inoltre che se l’Azienda dovesse fare un “mea culpa” e ci fosse una materia in cui fare dei passi avanti quella sarebbe la trasparenza e la pubblicazione di dati e documenti online (gli “open data”).
Nel sito web dell’ASL ancora figurano le rilevazioni dei semi-metalli presenti nelle acque risalenti al 31 dicembre 2017 e la causa risiede in una visione troppo paternalistica di tutta la Dirigenza sanitaria pontina.

Sono intervenuti al workshop – tra gli altri- anche il Sindaco di Cori Mauro Primio De Lillis e l’ex Responsabile della Programmazione sanitaria della Regione Lazio nonché Presidente Comitato in difesa del PPI di Sabaudia Franco Brugnola.

Franco Brugnola durante il workshop di ieri.

 

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