Arresti a Terracina: sono comparsi oggi davanti al Gip per l’interrogatorio di garanzia l’ex vice Sindaco Pierpaolo Marcuzzi e l’imprenditore Emiliano Suffer
Davanti al Giudice per le indagini preliminari Giuseppe Cario, che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, i due indagati, Marcuzzi ed Emiliano Suffer, difesi rispettivamente dagli avvocati Mastrobattista e Agresti l’uno e dall’avvocato Teson l’altro, hanno deciso di rispondere per quanto concerne le accuse contestate loro.
Sono stati interrogati questa mattina il vicesindaco di Terracina Pierpaolo Marcuzzi e Emiliano Suffer, l’imprenditore appartenente a una dinastia dei giostrai, finiti agli arresti domiciliari nell’ambito di un’inchiesta che li vede indagati di tentata estorsione, istigazione alla corruzione, falso ideologico, truffa aggravata e turbata libertà di scelta del contraente in relazione all’affidamento in gestione di una vasta area del porto di Terracina, che da oltre 20 anni, viene utilizzata, nel periodo estivo, in via esclusiva per l’installazione del Luna Park Suffer e alla gestione dello stadio ‘Vittoria’ di borgo Hermada per ottenere fondi pubblici per gli eventi calamitosi del 2018.
L’indagine di Carabinieri e Guardia Costiera di Terracina, come noto, ha avuto origine da un approfondimento investigativo pertinente l’affidamento in gestione di una vasta area del porto di Terracina, che, da oltre un ventennio, veniva utilizzata nel periodo estivo, in via esclusiva, per l’installazione del famoso “Luna park Suffer”.
L’ordinanza eseguita venerdì scorso riguarda i reati di tentata di estorsione e di istigazione alla corruzione commessi rispettivamente ai danni di un dirigente comunale e del Comandante della Guardia Costiera di Terracina. Oggetto di attenzione investigativa è stata anche la gestione dello stadio “Vittoria” del Borgo Hermada Calcio, affidato in convenzione, dal 2015, dal Comune di Terracina alla società sportiva Hermada, presieduta proprio dal Vice Sindaco cui sono contestati i reati di falso ideologico in atto pubblico, tentata truffa aggravata e turbativa d’asta commessi al fine di ottenere finanziamenti pubblici stanziati per gli eventi calamitosi che nell’ottobre dell’anno 2018 colpirono il territorio di Terracina e per importi sproporzionati rispetto ai danni riportati dalla tribuna dello stadio. Emiliano Suffer deve rispondere invece di tentata estorsione aggravata e istigazione alla corruzione.
Quest’ultimo ha spiegato al Gip la sua versione, ossia che la sua attività imprenditoriale, riconosciuta anche a livello nazionale, ha potuto svolgersi regolarmente, avendo tutte le autorizzazioni a posto. La sua difesa ha prodotto le autorizzazioni degli ultimi tre anni per l’area del Porto. Inoltre, l’imprenditore ha chiarito che l’offerta dei 34 biglietti all’ex Comandate della Guardia Costiera di Terracina Emilia Denaro era solo una questione di consuetudine, in contrasto con ciò che sostengono gli inquirenti, ovvero un’istigazione alla corruzione affinché non opponesse ostacoli all’autorizzazione per la concessione dell’area.
L’ex vice Sindaco Marcuzzi ha invece sostenuto la regolarità delle sue azioni dal punto di vista penale, al massimo discutibili dal punto di vista amministrativo, mentre per la tribuna del Borgo Hermada sono stati spesi i soldi – 117 mila euro – così come consentito dai finanziamenti di Regione Lazio. La sua difesa ha chiesto, come quella di Suffer, la revoca degli arresti domiciliari. Si profila per Marcuzzi, ad ogni modo, il ricorso al Riesame.