Elezioni Formia: irregolarità al seggio 20 e sospensione del Presidente, Movimento 5 Stelle e Un’Altra Città, che hanno sostenuto la candidatura di Paola Villa, saranno parte civile in un eventuale processo
“Profondamente sconcertati da quanto apprendiamo in questi giorni, ma decisi a capire quanto stia accadendo, pronti a costituirci parte civile in un eventuale procedimento qualora le Autorità riscontrino irregolarità. Se quanto abbiamo appreso finora si confermasse vero, al seggio n. 20 avremmo assistito ad una totale mancanza di legalità e democrazia”. Così in una nota congiunta i gruppi Un’Altra Città e Movimento 5 Stelle Formia, che in città hanno contribuito a eleggere come Consigliere comunale Paola Villa, commentano quanto avvenuto lunedì scorso, durante le fasi di voto di ballottaggio.
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Gli attivisti dei due movimenti, chiaramente si riferiscono all’intervento delle Forze dell’ordine al Seggio elettorale di San Giulio, lo scorso lunedì 18 ottobre, in merito alla segnalazione di presunti brogli elettorali, a seguito di cui il Presidente di Seggio si è dimesso dall’incarico venendo poi sostituito dal Commissario Prefettizio.
“Con una formale Pec – spiegano i due gruppi -, abbiamo deciso di chiedere alle Autorità Comunali, informando per conoscenza il Prefetto, il Questore e la Procura di Latina, riservandoci di dettagliare, qualora ne verificheremo la necessità, anche la Direzione Distrettuale Antimafia competente, le modalità con cui si è pervenuti alla nomina del Presidente del Seggio elettorale della Sezione 20, atteso che, per quanto di conoscenza, sin dal primo turno elettorale vi sarebbe stata la rinuncia dell’originario Presidente individuato con nomina prefettizia”.
Inoltre, segnalano i due gruppi politici: “Siamo venuti a conoscenza di possibili criticità / abusi derivanti dalla concessione a terze persone, non parenti o affini, di ritirare la tessera elettorale con la mera presentazione di una delega con documento di riconoscimento del delegante: una modalità che seppur legittima – sottolineano -, potrebbe aver favorito il ritiro di corposi quantitativi di tessere elettorali da parte di soggetti interessati laddove non anche di candidati Consiglieri comunali. Che a nostro parere, considerati i fatti narrati dalla stampa in merito al Seggio 20 – aggiungono i due gruppi -, suggerisce la necessità di introdurre modalità di ritiro delle tessere elettorali che riescano a essere quanto più possibile vicine, dirette e di facile attuazione per l’espletamento da parte di ogni cittadino del proprio diritto di elettorato attivo”.
E concludono: “Riteniamo importante che la nostra richiesta sia fatta propria da tutte le altre forze presenti in Assise, e soprattutto che tutto il neo Consiglio comunale, si impegni affinché la vicenda non venga messa a tacere”.