La Polizia di Stato di Latina ha tratto in arresto tre uomini, autori della rapina alla Cassa Rurale ed Artigiana dell’Agro Pontino di Sabaudia – Borgo San Donato, avvenuta nell’estate di due anni fa
L’indagine è stata condotta dalla locale Squadra Mobile, in collaborazione con le Squadre Mobili di Roma, Catania e Siracusa, e coordinata dal sostituto procuratore della Procura della Repubblica di Latina Valentina Giammaria.
A finire in manette tre siciliani: due di essi, dietro minaccia di un taglierino, si erano fatti consegnare quasi ottantamila euro e si erano poi dileguati a bordo di un motociclo, il terzo, invece, è colui il quale aveva pianificato la rapina, organizzando il soggiorno degli altri due in un bed&breakfast della zona, fungendo quindi da “palo” durante l’azione e da autista dell’auto utilizzata, in una seconda fase, per la fuga da questa provincia.
Si tratta di Orazio Bafumi (il palo), Salvatore Sturniolo e Luca D’Antonio tutti e tre di Catania. Bafumi, 45 anni, catanese trapiantato a Sabaudia, condannato lo scorso aprile per maltrattamenti in famiglia e con precedenti per narcotraffico internazionale dal Sudamerica, è finito anche nei verbali di un ex pentito di camorra che avrebbe raccontato di come l’uomo, nel 2008, avrebbe scortato a Sabaudia il figlio di un killer del Clan Gionta. Anche Sturniolo, 48 anni, risulta pregiudicato con precedenti per rapina, violenza e lesioni.
Le indagini della Polizia hanno fatto leva sulla meticolosa visione dei filmati estrapolati dai sistemi di videosorveglianza, oltre che sulle testimonianze dei presenti e su un’accurata attività tecnica che ha permesso di stabilire come gli indagati si trovassero con certezza in quel luogo nei frangenti della rapina.
L’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Latina Giuseppe Molfese ha disposto la custodia in carcere per due degli odierni arrestati (Bafumi e Sturniolo), mentre il terzo è stato sottoposto agli arresti domiciliari nella città di Catania (D’Antonio).