Gaeta, truffe delle assicurazioni telefoniche, denunciato dal Commissariato di Polizia di Gaeta un pregiudicato di Napoli
Si sono concluse nella mattinata odierna le indagini condotte dagli agenti del Commissariato Distaccato di Polizia di Gaeta, che hanno denunciato alla Procura di Cassino un pregiudicato di 21 anni, residente in provincia di Napoli, per esercizio abusivo dell’attività di intermediazione assicurativa e truffa aggravata.
Vittima una donna di 73 anni del sud pontino che, dovendo rinnovare la polizza assicurativa dell’auto del figlio, è stata contattata telefonicamente da una sedicente operatrice di una nota compagnia assicurativa con la quale, in effetti, il mezzo risultava già assicurato e prossimo alla scadenza. In particolare l’interlocutrice le inviava attraverso WhatsApp una lettera della società assicurativa e gli estremi di una carta postepay su cui versare la somma 336 euro quale pagamento dell’assicurazione RCA Auto.
Ad operazione compiuta, non avendo però ricevuto la documentazione assicurativa, la vittima ha tentato di contattare l’utenza telefonica cellulare dalla quale aveva ricevuto, tra l’altro, la lettera di rinnovo dell’assicurazione, senza ottenere alcuna risposta. La vittima ha effettuato anche un ulteriore tentativo, chiamando l’utenza fissa che era indicata sulla lettera, scoprendo in quella circostanza che, in realtà, la stessa era riconducibile ad un’agenzia investigativa che aveva ricevuto numerose chiamate delle stesso tenore da altri ignari malcapitati.
L’anziana donna, ormai consapevole del raggiro subito, a fine agosto ha denunciato l’illecito negli Uffici del Commissariato di Gaeta, che al termine di mirati approfondimenti investigativi hanno identificato il malvivente.
È inoltre emerso che lo stesso soggetto, su tutto il territorio nazionale, si era reso responsabile della medesima truffa in danno di numerose altre vittime che, probabilmente, senza possedere la giusta esperienza, ritenevano di aver concluso dei validi contratti assicurativi ritrovandosi poi truffati, tant’è che un Ufficio della Polizia Postale del Nord Italia, nel frattempo, aveva già richiesto il sequestro della carta prepagata postepay ove erano state trasferite le somme di denaro oggetto di attività fraudolenta.