Indagine “Sisters”: arrestate 5 persone per ricettazione, falso in certificazione mediche, detenzione illecita e spaccio di farmaci ad azione stupefacente
Alle prime luci dell’alba di oggi 28 giugno, i Carabinieri del Nas di Latina, a conclusione di una complessa indagine, denominata “SISTERS” – coordinata e diretta, inizialmente dalla Procura della Repubblica di Latina e successivamente da quella di Velletri con il sostituto Procuratore Giovanni Taglialatela – hanno dato esecuzione, nel comune di Velletri, a un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di 5 persone indagate per ricettazione, falso materiale in certificazioni mediche e detenzione illecita di sostanze stupefacenti per finalità di spaccio.
I provvedimenti restrittivi, emessi dal Gip del Tribunale di Velletri Ilaria Tarantino, sono stati eseguiti con il supporto di militari del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, del Comando Antifalsificazione Monetaria, del Comando Provinciale Roma e con l’ausilio del Nucleo Elicotteri Carabinieri di Pratica di Mare.
L’indagine è scaturita a ottobre 2019 da una denuncia sporta da un titolare di una farmacia pontina a cui una delle indagate aveva esibito una falsa prescrizione medica di un farmaco ad azione stupefacente “Depalgos”, un analgesico oppioide il cui principio attivo è un composto di ossicodone (un agonista oppioide completo con azione simile alla morfina rientrante nella Tabella I di cui al D.P.R. 309/90) e di paracetamolo (un analgesico ad azione periferica).
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I successivi approfondimenti investigativi, compiuti attraverso un’intensa attività investigativa (consistita in intercettazioni telefoniche, ricognizioni fotografiche, servizi di osservazione, sommarie informazioni, acquisizioni di documentazione, esame di tabulati telefonici, analisi di apparati cellulari sottoposti a sequestro), hanno permesso di definire il “modus operandi” posto in essere dalle cinque persone indagate, alcune delle quali con precedenti specifici.
Gli indagati, servendosi anche di ricette del Servizio Sanitario Nazionale e timbri medici di provenienza delittuosa, secondo gli inquirenti, hanno realizzato prescrizioni mediche false utilizzate per l’acquisto, presso farmacie della provincia di Latina e Roma e di ingenti quantitativi del farmaco stupefacente da destinare alla successiva cessione. Nel corso del periodo delle investigazioni (da ottobre 2019 a gennaio 2021) è stata monitorata una “piazza di spaccio parallela” di circa 4.000 compresse del suddetto medicinale, per un profitto illecito di circa 50.000 euro.
A riscontro dell’attività svolta, il Nucleo antisofisticazioni pontino, nel contesto di mirate precedenti perquisizioni effettuate presso le abitazioni di alcuni indagati – tutti residenti nel comune di Velletri e legati tra loro da un vincolo di parentela costituito da due sorelle, dai rispettivi compagni conviventi nonché dalla madre di uno di quest’ultimi -, oltre a sequestrare vario materiale utile ai fini probatori, ha accertato anche il coinvolgimento, nella stampa di alcune false ricette mediche, di una tipografia per la quale l’Autorità Giudiziaria ha disposto un decreto di perquisizione.